FERMO - Riparte dalle giovanili e da Francesco Mammarella la Fermo Pallanuoto. Il nuovo allenatore è arrivato a bordo vasca la settimana scorsa, quando sono riprese le attività sportive della piscina comunale.
Giocatore prima, allenatore dopo, il coach arriva da Milano, dove l’anno scorso ha allenato la Pallanuoto Metanopoli, in serie A2. Tra le imprese che gli sono riuscite da tecnico c’è la promozione del Pescara Pallanuoto, dalla B in A2. La sfida, adesso, è far crescere la compagine fermana.
«Fin da subito – dice – ho visto una grande volontà di migliorare il settore della pallanuoto giovanile. Negli ultimi anni ho sempre allenato prime squadre, ma i miei inizi sono con i giovani. Mi tufferò in una realtà diversa e ci metterò il massimo impegno». Annuisce Marco Cicconi, responsabile dell’impianto per la Virtus Buonconvento. «Ripartiamo da questo livello – dice – per cercare di ritornare a un’attività superiore. Abbiamo anche inserito due tecnici nuovi per gli esordienti della Fermo nuoto e pallanuoto, Federica Calì e Andrea Flagnani. Federica si occuperà anche del settore Fisdir».
Una stagione complessa, quella appena partita, per la piscina comunale. Che fa seguito a un periodo ancora più difficile. L’impianto ha riaperto i battenti un paio di settimane fa, dopo la pausa estiva. L’intenzione di andare avanti e crescere, nonostante regolamenti e limitazioni, c’è tutta. Dopo lo stop imposto dal Covid, il 3 giugno la piscina ha ripreso le attività, fino alla prima settimana di agosto.
Poi, quindici giorni di pausa per sostituire l’acqua delle vasche. L’ultima settimana di agosto gli appassionati di nuovo sono tornati a macinare bracciate tra le corsie. Pochi giorni dopo è toccato ai corsi di fitness. Da lunedì scorso sono riprese tutte le altre attività. «C’è un po’ di incertezza, ma andiamo avanti con convinzione. La lampada uv, che abbatte virus e batteri presenti in acqua, si è dimostrata un ottimo azzeccato», spiega Cicconi.
Con le nuove regole, in acqua non possono stare più di 56 persone insieme, in corsia sette. Negli spogliatoi le entrate sono state scaglionate: quattro corsie entrano in una fascia oraria, quattro in
un’altra. Il sistema sembra funzionare, anche perché la piscina comunale, negli ultimi anni, è cresciuta molto, allargando il bacino di frequentatori ben oltre i confini comunali.
«C’è soddisfazione – il commento dell’assessore allo Sport, Alberto Scarfini – perché questa piscina, nel tempo, è sempre più diventata una possibilità, per i ragazzi del territorio, di fare nuoto di qualità. Non è facile tenere aperto nel post-Covid. Il merito va alla società che, nonostante le difficoltà, mantiene un’organizzazione altissima e ottimi rapporti con il territorio».
Francesca Pasquali