Fermo - “Spiace per la scelta del collega Tulli di uscire dal partito e dal gruppo consiliare, ma, al di là degli ottimi rapporti e della stima personale che restano, non possiamo dire che ci abbia spiazzato, semplicemente quando il percorso si fa tortuoso, ci sono modi diversi di approcciare le criticità”.
Lorenzo Giacobbi e Luciano romanella, consiglieri comunali della Lega, ci hanno pensato qualche giorno prima di commentare la mossa di Tulli che ha deciso di lasciare il partito di Salvini. Inizialmente sarebbe dovuto entrare in Fratelli d’Italia, era stata annunciato a una conferenza stampa in merito, poi qualcosa si è rotto, ma ormai Tulli aveva scelto di uscire dalla Lega e quindi per ora si muoverà come consigliere comunale indipendente. Poi, si vedrà. di certo, per uno che da sempre è all’opposizione di Calcinaro, passare di punto in bianco in maggioranza avrebbe fatto strano.
Quella che non cambiano Giacobbi e Romanella che guidano un gruppo “in piena attività”. Nelle ultime settimane hanno osservato le mosse della politica fermana e hanno notato “tanti che si sono schierati ai canapi del centrodestra per correre verso future poltrone e strapuntini. In tanti, compreso il sindaco Calcinaro, stanno venendo allo scoperto ora che i numeri e l’orientamento del governo regionale e nazionale hanno sdoganato il centrodestra”.
Loro rivendicano la scelta coerente fatta in anticipo, quando lanciarono il progetto “Fermo capoluogo” e presentando, unico partito del centrodestra, una lista che migliaia di fermani hanno votato, “facendo della Lega il primo partito comunale”. Un partito che ora ripartirà nell’attività “grazie a un gruppo forte e competente di militanti, tra cui molti giovani, che con la loro grande voglia di fare incarnano la prospettiva e il futuro. Di questo ne parleremo presto a Fermo con la segretaria regionale Latini” concludono Romanella e Giacobbi.