FERMO - “Tari invariata. Nonostante inflazione e caro bollette. Anche le domande per scuolabus, mensa, nidi e palestre non hanno subito incrementi”. “Consuntivo sano con 13 milioni e mezzo di euro di risultato di amministrazione che contempla tante voci, tutte orientate alla crescita della città, al supporto delle fasce più fragili, dai servizi sociali ai lavori per lo sviluppo di Fermo”. il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro, e l’assessore al Bilancio, Alberto Maria Scarfini, presentano il loro rendiconto 2022 e lo fanno con soddisfazione
Il consigliere di minoranza Sandro Vallasciani la pensa però diversamente: “Avere un avanzo di amministrazione di oltre 13milioni di euro di cui gran parte di esso risulta vincolato per fondo crediti inesigibili ed altre partite vincolate, lascia la parte usabile e poco più di un milione”. Tra l’altro, stando al consigliere Dem, “c’è confusione, come dimostrano le 67 variazioni durante l’anno”.
Ribatte Scarfini: “Abbiamo un bilancio sano, positivo che, nonostante il periodo del caro vita a livello nazionale, è figlio dell'azione amministrativa 2022 condotta con l'obiettivo di rendere sempre servizi efficienti alla città, per dare sempre maggiori fondamenta al suo futuro ed al suo sviluppo. Si va dai servizi sociali con fondi arrivati a 6 milioni di euro, aumentati di 500 mila euro rispetto al 2021, di cui ben un milione e mezzo per la disabilità che riteniamo di grande importanza perché rappresentano un supporto ed un'attenzione non indifferenti, l'accoglienza con il progetto SAI per ucraini e afghani, la possibilità di poter avere un maggior numero di assistenti sociali, l’edilizia scolastica con, solo per fare alcuni esempi, gli adeguamenti sismici delle scuole. E l’elenco sarebbe molto più lungo”.
Tra spese correnti e investimenti, Vallasciani è critico sia sul futuro di tanti edifici in fase di realizzazione, “per cui servirà una gestione onerosa non prevista invece dal comune”, sia sulla variazione approvata dalla maggioranza per coprire i 635mila euro di costi maggiori per l’illuminazione pubblica. “Il modo in cui viene coperta la spesa risulta quanto mai discutibile ovvero attraverso le somme che si rendono disponibili per lo slittamento tra due anni del pagamento della quota capitale delle rate dei mutui pari a circa 935.000. Tali somme però oltre a coprire il costo delle utenze finanzierà anche spese meno indifferibili ed urgenti per circa 400.000 euro come quelle per mera manutenzione, servizi museali, manifestazioni culturali, servizi turistici e manifestazioni estive. Come se rifacessimo anche il giardino di casa con i soldi destinati alle rate del mutuo della nostra abitazione. In pratica a meno di un terzo dell’anno 2023 ci siamo giocati, i soldi della rinegoziazione dei mutui (935.000 euro), l’utile della Solgas (230.000 euro), non solo per l’emergenza energetica ma anche per piccole manutenzioni e programmazioni estive…. Per il resto dell’anno che cosa ci inventeremo?”.
Alla fine del Consiglio, Vallasciani batte sempre sullo stesso punto: manca una programmazione ben fatta.
Quella che invece l’assessore evidenzia parlando di un’azione specifica, quella che guarda alle famiglie. “Novità importante è rappresentata dalla gratuità dal terzo figlio in poi del servizio mensa scolastica, gestito dalla partecipata del Comune Fermo Asite, in virtù del fatto che il Comune di Fermo ha aderito nel 2021 al Network dei Comuni “Amici delle famiglie numerose” per essere vicini e sensibili ai bisogni delle famiglie numerose, consapevoli che sono le prime ad avere varie difficoltà, in primis economiche ed organizzative. Adesione per la quale il Comune di Fermo è stato premiato sempre nel 2021 a Trento fra le città italiane che perseguono azioni a beneficio delle famiglie”.