FERMO – Pochi giorni all’apertura della Bit, la Borsa internazionale del turismo di Milano. Tra i protagonisti, all’interno dello stand della regione Marche, oltre ai singoli comuni che porteranno le proprie bellezze, c’è l’università San Domenico di Fermo con il team di Ossmed, l’Osservatorio nazionale sulla mediazione linguistica e culturale.
Al centro della promozione la “Fermo Deaf Friendly City” che rientra nel maxiprogetto regionale "Marche for All" presentato per partecipare al bando del ministero della Disabilità per un turismo accessibile. La grande novità all’aeroporto Internazionale di Ancona dove verrà posizionato il primo “touch point” territoriale per i turisti sordi. Tutto questo sotto al girfalco non è una novità, il rettore Carlo Nofri ci lavora da anni e ha trovato nel Comune un buon partner. Magari un po’ lento, ma di certo interessato.
“Un percorso per realizzare una città inclusiva dal punto di vista comunicativo che offra a tutti i sordi l'opportunità di accedere ai servizi e che generi anche nuove opportunità di lavoro per le persone con disabilità uditiva” questo è uno degli obiettivi che si sono prefissati i membri dell’Ossmed guidati da Nofri.
Una delle novità che saranno presentate alla Bit sono i pacchetti turistici pensati per i turisti sordi, insieme con altre azioni di accoglienza mirate a questa platea di visitatori. “Stiamo organizzando – prosegue Nofri - dei viaggi per esplorare i meravigliosi borghi della provincia e tutti i luoghi più apprezzati delle Marche, come Loreto, Recanati, Urbino, le Grotte di Frasassi, il Castello di Gradara e altri ancora”.
Pacche esperienziali che non tralasciano anche lo shopping, tra scarpe e cappelli o i gioielli made in Marche. I primi tour saranno dedicati a Fermo e Porto San Giorgio, le città che per prime hanno creduto nel progetto.
Ma è un inizio, visto che è tutta la provincia fermana a essere interessata, a livello di comuni e privati, a diventare “Deaf Friendly Business” o “Deaf Friendly Service”. A questi partner, oltre ai corsi gratuiti di sensibilizzazione alla LIS, vero cuore pulsante del progetto, sarà riservato un servizio di interpretariato in lingue dei segni da remoto – tramite smartphone o tablet – per accogliere al meglio i clienti sordi.
La Bit sarà anche l’occasione per conoscere la prima Deaf Friendly Beach, una spiaggia attrezzata con segnaletica visiva e costante presenza di assistenti, animatori e bagnini che parlano le lingue dei segni. Sarà operativa da giugno a Porto San Giorgio, un’oasi di divertimento e relax assicurati per le persone sorde e per i loro amici e parenti, sia sordi che udenti.
“Un luogo in cui vedere all0opera anche i laureandi della SSML San Domenico di Fermo che stanno studiando per diventare interpreti internazionali delle lingue dei segni e che nell’ambito del progetto svolgeranno un tirocinio”.
Come se no bastasse, all’interno del progetto è prevista anche la realizzazione di un’applicazione turistica multilingue che permetterà al turista sordo di esplorare le bellezze del territorio in completa autonomia. Basterà fermarsi davanti ad un monumento o entrare in un museo e l’applicazione, premendo un tasto, fornirà tutte le spiegazioni in lingue dei segni o in lingue vocali scritte (LIS, ASL, Italiano, Inglese).
r.vit.
