FERMO – Basta parole, la vita dell’amministrazione Calcinaro si è appena allungata di almeno sette mesi, probabilmente otto.
La circolare del Ministero dell’Interno, la 83/2024, ha chiarito in maniera definitiva la situazione: le amministrative nei comuni in cui si era votato durante la pandemia, quindi si parla del secondo semestre del 2020, andranno al voto nella primavera del 2026.
Il sindaco di Fermo, Calcinaro, questa ipotesi l’aveva già data per certa, ma mancava ancora l’ufficialità. Quella che si deve ancora attendere per le elezioni regionali. È probabile che anche quelle slitteranno, per creare un election day e ridurre i costi, ma l’autonomia di ogni regione potrebbe essere un problema.
Peer Calcinaro e la sua Giunta una bella occasione per cercare di chiudere progetti avviati o questioni da risolvere. In particolare quelle urbanistiche, dai lotti di Casabianca al Girfalco per arrivare alla questione circolo tennis e centrale a biometano.
In più è chiaro che con questo allungamento di mandato sarà Calcinaro il sindaco che taglierà il nastro del nuovo ospedale di Campiglione. Con buona pace di Alberto Maria Scarfini e Mauro Torresi, oltre che di Giovanni Lanciotti, tre dei nomi più caldi per la preziosa poltrona da sindaco.
Per la minoranza si allungano i tempi di scelta dell’alternativa, tanto quanto quelli che potranno solo peggiorare i rapporti interni alla maggioranza dopo lo strappo d Bagalini in Provincia e le dure critiche sule scelte di questi giorni per le feste da parte di Pascucci. Insomma, legislatura più lunga ma non per forza più serena. Di certo potrebbe diventare più operativa.