di Francesca Pasquali
FERMO - Esce la Casina delle rose, entra la casa del custode. Si passano il testimone, i due pezzi forte del Girfalco, nel Piano delle alienazioni approvato ieri sera dal Consiglio comunale. Che l’ex hotel non sarebbe più stato in vendita l’aveva annunciato il sindaco Calcinaro pochi giorni prima della riconferma delle urne.
Un passaggio, quello di ieri, quindi, solo formale, visto che è già partito l'iter per riqualificare l’immobile. Un investimento da due milioni, grazie alla rinegoziazione dei mutui consentita dal precedente governo. Per la Casina, l'ex giunta Calcinaro aveva deciso un futuro da studentato di livello, con conversione estiva in albergo.
Criticato per il tempismo da campagna elettorale dell'annuncio, ieri sera il sindaco ha parlato di una generica destinazione ricettiva, aperta anche studenti. Come quei b&b – ha spiegato – che accolgono, per lunghi periodi, i ragazzi cinesi del conservatorio. Dubbioso il Pd che, per bocca del capogruppo Sandro Vallasciani, ha bocciato il doppio uso della Casina, che «deve rimanere a vocazione turistico-ricettiva. In un periodo di particolare crisi per il settore – ha detto il consigliere dem –, si potrebbe pensare a un bando a canone zero per cinque anni, per poi recuperare con un canone locativo a riscatto».
Perplessità sono state sollevate anche dal capogruppo dei Cinque Stelle, Stefano Fortuna («mi piacerebbe rivedere la Casina com’era nata, a disposizione dei fermani») e da quello della Lega, Lorenzo Giacobbi che ha puntato il dito contro la tempistica adoperata dalla giunta per annunciare il cambio di rotta. Se la Casina non è più in vendita, va all'asta, invece, la casa del custode. L’obiettivo è di farla diventare un punto ristoro: 250mila euro il prezzo a base d’asta.
Anche qui minoranza all’attacco, con il Pd che perora la causa del social housing «da affidare all'Ambito sociale, per giovani che d’inverno vagano nel vuoto». Fuori dal Piano delle alienazioni anche l’ex caserma di via Graziani, che ospiterà un progetto di social housing, grazie a un finanziamento regionale di 1,7 milioni.
Entrano, invece, nel piano quattro tra frustoli e scarpate di Lido di Fermo, via Tornabuoni, provinciale Paludi e zona verde di Santa Petronilla e un immobile di Magliano di Tenna. Quest’ultimo è frutto della vittoria di un contenzioso durato decenni. L’immobile sarà messo in vendita a 60mila euro. Chi lo acquisterà potrà compensare fino a 40mila euro occupandosi della manutenzione dell’adiacente chiesa di San Filippo Neri.
Il Piano delle alienazioni è stato approvato con i voti favorevoli della maggioranza. Contraria la minoranza, a eccezione della Lega che si è astenuta.