FERMO - Una misura utile e apprezzata da numerose famiglie che viene riproposta e che anche in questa annualità vede una platea di beneficiari allargata.
Infatti, il Comune di Fermo erogherà un contributo per il pagamento della Tari anno 2023 destinato alle famiglie con figli iscritti a corsi universitari o post diploma ITS (Istruzione Tecnica Superiore)/IFTS (Istruzione Formazione Tecnica Superiore) e dimoranti al di fuori del Comune di residenza. Lo ha deliberato la Giunta Comunale. A breve la pubblicazione del bando e dell’avviso per accedere al contributo economico, consistente nella riduzione della Tari 2023.
“Una misura importante in cui abbiamo sempre creduto che va incontro alle famiglie, alla comunità fermana – le parole del Sindaco Paolo Calcinaro – una misura che riproponiamo e che anche in questo nuovo bando comprende studenti fuori sede non solo universitari ma anche che frequentano corsi post diploma dell’Istruzione e Formazione Tecnica Superiore”.
“E’ un concreto sostegno economico - ha detto l’assessore al bilancio Alberto Scarfini – un contributo ai nuclei familiari con figli studenti universitari fuori sede o con studenti post diploma di corsi ITS. Un’azione che vuole andare incontro alle famiglie in un periodo come questo. E questa misura è una di quelle che caratterizzano il nostro bilancio che, come si ricorderà, oltre ad aver mantenuto invariate diverse tariffe, ha previsto sin dal 2017, quindi dal primo mandato di questa Amministrazione, questo contributo con cui le famiglie possono beneficiare di uno sconto sulla Tari”.
Si tratta, a decorrere appunto dalla sua istituzione nel 2017, di un contributo per le famiglie i cui figli, pur anagraficamente residenti nel nucleo familiare del contribuente, di fatto frequentano un corso universitario in un diverso Comune. Fra i criteri previsti appunto:
l'iscrizione ad un corso universitario o corso post diploma IFTS o ITS;
la titolarità di un contratto di affitto nella città universitaria regolarmente registrato e valido per almeno sei mesi nell’anno tributario oppure titolare di posto letto assegnato sulla base delle normative agevolative per il diritto allo studio. Esclusivamente per le facoltà/istituti tecnici superiori che hanno la sede nel “Cratere Sisma 2016” (così come individuato dal D.L. n. 189/2016), il contributo viene riconosciuto anche se lo studente utilizza abitazioni situate in Comuni limitrofi rispetto alla sede accademica.