FERMO – Cultura ed economia, l’Iran potrebbe essere un partner ideale per Fermo. La visita dell’ambasciatore Hamid Bayat apre le porte a una possibile collaborazione su più fronti.
Intelligentemente il sindaco Paolo Calcinaro ha reso l’incontro un vero momento di confronto, invitando anche Confindustria Fermo, oltre che l’università Politecnica con il preside di Infermieristica Giampiero Macarri. In questo modo ha acceso il primo link tra le due realtà.
“Considerando – ha commentato il direttore di Confindustria Fermo Giuseppe Tosi – che le imprese per l’80% esportano, l’Iran si presenta come un mercato interessante, per mote tra l’altro già avviato da tempo. Per cui ora facciamo che questa visita diventi la base di partenza per un reciproco scambio commerciale e tecnologico”. Pr rafforzare il piano di azione, Tosi è stato accompagnato dall’imprenditore calzaturiero Fasciani, già artefice ai tempi della presidenza Melchiorri di un accordo innovativo con il governo cinese. Per dialogare con loro presente anche il consigliere economico dell'ambasciata Mahmoud Reza Radboui.
Tornando a fermo, l’ambasciatore è rimasto conquistato dalla sua bellezza e dall’accoglienza, considerando che ha potuto confrontarsi anche con la prefetta Vincenza Filippi. “Sono certo - ha ribadito Calcinaro - che questo giorno sia solo l’inizio per future relazioni sul versante commerciale, economico, turistico e culturale".
Tutto così bene che l’ambasciatore si è anche sbilanciato ipotizzando un gemellaggio con una città iraniana “ma prima venite a trovarci e a conoscerci al meglio, anche con i vostri imprenditori. Bisogna essere complementari, non competitivi”.
Con la fascia giallorossa che rappresenta i colori di Fermo, è intervenuto anche il presidente del consiglio comunale Francesco Trasatti che della cultura cittadina è da anni il motore.
Fondamentale il ruolo dell’'Istituto Italiano per l'Asia (ISIA) presieduto dall'onorevole Mario Morgoni che ha sottolineato “l'importanza delle relazioni internazionali che l'ISIA contribuisce a favorire, come ente che fa da ponte di culture e mercati fra l’Italia e i Paesi dell’Asia, del Bacino del Mediterraneo e del Medio Oriente”.
A riprova, presenti anche il Segretario Generale Domenico Palmieri. L’ambasciatore è ripartito portandosi via un pezzo di Fermo, la stampa che riproduce la città di Fermo realizzata dal pittore, incisore e docente fermano Sandro Pazzi.