FERMO – Nicola Lucci, presidente della commissione consiliare di Fermo sulla sanità, ha avviato una politica di ascolto e confronto continua.
Durante l’ultimo incontro ha partecipato anche Giuseppe Ciarrocchi, il dirigente Asur che sta gestendo la vaccinazione. Che tra l’altro è anche uno dei papabili alla successione di Licio Livini, ex direttore dell’Area Vasta 4. La nomina dell’importante figura è stata al centro della discussione politica.
I tempi dovevano essere rapidi e invece, il Fermano è ancora in attesa. “Sollecitiamo l’azienda sanitaria regionale a nominare in tempi brevissimi il nuovo direttore, con l’auspicio che quest’ultimo sia un professionista del settore, il quale conosca il territorio e contemporaneamente le esigenze della struttura e abbia l'esperienza necessaria per poter intervenire immediatamente sulle criticità emerse nella contingente pandemia” ribadisce Lucci. Un profilo impegnativo, che però deve far riflettere Saltamartini e Acquaroli, ovvero i due politici chiamati a decidere sulla terzina presentata da Nadia Storti.
Le voci corrono, si parla con insistenza di figure maceratesi, se non addirittura uno scambio con Ascoli Piceno, fino all’arrivo di un medico che da anni lavora lontano dalle Marche e che quindi di certo partirebbe con il gap della conoscenza. E considerando che tra nuovo ospedale e riorganizzazione del Murri serva immediata operatività, c’è di che riflettere. Ciarrocchi, in questo, resta un profilo accreditato, non fosse altro per la capacità mostrata in questo periodo pandemico e per il fatto di essere trasversale politicamente.
Altro tema caldo è quello delle strumentazioni. Che fine ha fatto l’emodinamica? Con Livini i lavori di preparazione per accogliere il macchinario erano partiti e terminati. “È fondamentale per dare a questo territorio servizi non più rinviabili. Ma non solo, bisogna concludere anche l’iter di assegnazione al Murri del robot chirurgico”.
La Commissione si è così fatta portavoce dei tanti disagi che la comunità sta vivendo sotto l’aspetto sanitario, con reparti in continua carenza di personale, dalla cardiologia allo stesso Pronto soccorso. “Serve personale, così come serve pianificare ora il budget per riempire il nuovo ospedale che deve essere pronto entro il 2023” ha ribadito in chiusura la consigliera Marini, dottoressa in forza alla maggioranza.
@raffaelevitali