FERMO – Da Fermo a Milano è un attimo, quando ci si muove per stare vicino agli imprenditori che fanno grande la propria città. E così il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro, “tutti mi hanno detto che manca manodopera, soprattutto specializzata”, e l’assessora con delega alle politiche del Lavoro, Annalisa Cerretani hanno passato la giornata tra i padiglioni del Micam (nella foto i due politici con i vertici di Confindustria Fermo, ndr).
Assessora Cerretani, cosa chiedono le aziende al Comune?
“Di fare squadra su più fronti”
Mancano i giovani, lo dicono tutti. Lei che consiglio darebbe per avvicinarli?
“Bisogna portarli in fabbrica. Non si sente più odore di mastice, si lavora con macchinari di ultima generazione in ambienti dove il sole entra dalle immense vetrate passando per il verde che circonda lo stabile e soprattutto si lavora per obiettivi condivisi: ognuno fa il suo ma per un unico brand, con una unica casacca da promuovere in quanto realizzato da tutti con soddisfazione e insieme”.
Le Marche stanno lavorando a un brand unico internazionale per ogni settore, cosa ne pensa?
“Certamente può funzionare se si terrà conto per ogni settore della voce del territorio nel creare e raccontare quello specifico brand. Il fermano certamente per l'indotto del fashion & Luxury da dire ne ha tanto. Nessuna zona ha la storia e la professionalità nostra”.
Fermo potrebbe usare di più i calzaturieri per promuovere la città?
“Senza dubbio la promozione di una città passa attraverso diverse cose. È necessario studiare una strategia soprattutto ora che il mercato, e quindi il nostro indotto, è finalmente in ripresa. Il settore si mette a disposizione del turismo e il turismo del territorio”
Fero ha bisogno di rilanciare dal puto di vista commerciale il centro storico, ci sono spazi adeguati o recuperabili da mettere a disposizione degli imprenditori calzaturieri?
“Abbiamo un pensiero fisso per gli imprenditori ed è l'ex mercato coperto! Sarà "la casa del Fermo Tech" che racchiude insieme il mondo dello sviluppo, del privato, delle università e quindi del pubblico. Il centro storico potrà "accogliere" il turismo a questo mondo collegato parlando di arte storia e cultura che Fermo ha da vendere. Tutto condito dal food, non dimentichiamo che Fermo è anche "la casa " di Tipicità. Ma di questo parleremo un’altra volta, di progetti ce ne sono molti”.
@raffaelevitali