FERMO – Massimo Mazzoni, Igor Giostra e Nicola Verzina: il conservatorio schiera i big per presentare lo stage internazionale del sax: un giro del mondo tra le note. “Prima del Covid era il riferimento internazionale del Pergolesi. Questa edizione è ancora online, ma non per questo meno ricca e interessante” introduce il direttore Verzina.
La capacità logistica e organizzativa da 25 anni premia il conservatorio e in particolare la sezione sax che del Pergolesi è un perno: “Eventi di questo tipo, così importanti, li vivevamo negli anni 90, quando veniva Eco. Qui si garantiscono ogni anno. Da ogni continente scelgono di suonare, insegnare, interagire con il maestro Mazzoni. L’unico rammarico è non poterlo fare dal vivo. Ma anche solo riuscire a fare tutto su Zoom è la riprova della capacità e della voglia” aggiunge il presidente Giostra. La coppia vincente del sax fermano, Mazzoni e Derosier, supportata dall’associazione nazionale sax, non si ferma mai: “Fermo ne ha un grande ritorno di immagine da anni e per questo non ha mai fatto mancare il suo supporto”.
26ESIMA EDIZIONE
“Due anni che speriamo di tornare in presenza, per festeggiare anche il 25ennale. Ma niente, è stata una buona scelta quella condivisa con Verzina di proseguire online, vista l’attuale situazione pandemica” spiega il maestro Mazzoni. Fondamentale il supporto degli studenti, con due ex in particolare, Michele Chirichella e Monica Noschese.
“Avremo nomi eccezionali, online ogni desiderio diventa possibile. Da Amsterdam uno dei più grandi sassofonisti del mondo, Bornkamp, da Wuhan un docente e poi Parigi e Bordeaux con un compositore come Lauba e un sassofonista italiano, Simoni, che brilla in Francia. Domenica anche teoria con uno studio su Bach, seguita da un collegamento da Birmingham e Johannesburg dove verrà affrontato il rapporto con il saxofono. Chicca è Tokyo e Sugawa, uno dei più grandi musicisti viventi “che solo online potevamo sperare di avere con noi”. Chiusura dello stage dal Michigan, con il russo Kovalev considerato uno dei giovani più promettenti.
“Si passa dal classico al contemporaneo. Un giro del mondo in due giorni (domani e domenica). C’è sempre una grande partecipazione, abbiamo già 170 iscritti, l’iscrizione è simbolica, 20 euro. Abbiamo scelto così di far partecipare tutti in una fase complessa per tutti. Gli allievi del Pergolesi sono il mondo, poi c’è una partecipazione senza confini” aggiunge Mazzoni. “Lo stage è la carica per tutto l’anno, la spinta per studiare, accende la curiosità” riprende Lucy Derosier.
Collegamento, presentazione, esibizione, domande via chat e l’artista che partecipa: non manca nulla. “È migliorata la tecnologia, in tanti hanno acquistato microfoni professionali e si creano sfondi. La musica dal vivo, la vibrazione è un’altra cosa. Ma i sistemi online permettono tutto”.