FERMO – Sempre più residenti in difficoltà economica, aumenta quindi il lavoro dei Servizi Sociali di fermo. “La congiuntura economica ha inciso negativamente sulle dinamiche del mercato del lavoro e di conseguenza ha determinato un aumento delle situazioni di disagio sociale e vulnerabilità soprattutto nelle fasce più deboli e svantaggiate”.
Per fronteggiare questa situazione, l’assessorato guidato da Mirko Giampieri ha avuto a disposizione, nel 2019, 5milioni 233mila euro, solo per i servizi, visto che a questi vanno aggiunti gli investimenti strutturali e i costi di finanziamento. “Quando ho iniziato il mandato, nel 2015, le risorse assegnate erano di 4milioni e 538mila euro, sono state quindi incrementate del 15% in poco più di 4 anni”.
A garantire le risorse è per il 60% la Regione Marche, due milioni arrivano invece dal Comune che in quattro anni ha aumentato la sua quota del 7,5%. “La gran parte delle risorse finanziarie pari a circa il 65% (€ 3.400.000 sul totale di euro 5.233.000) è stata utilizzata nell’area dei minori sia per interventi extrascolastici (come ad esempio l’educativa domiciliare) sia per interventi educativo-scolastici (come l’asilo nido, la ludoteca Riù, lo spazio bambini San Tommaso, ecc.)” prosegue Giampieri. Dato sociale ed economico importate è il calo dei minori affidati alle comunità potette che nel 2015 costavano un milione di euro. “Se ne affidiamo meno è anche per scelte comunali come l’educativa domiciliare (i cui destinatari sono passati da n.14 di inizio mandato a n.41 del 2019) e gli affidi familiari (che sono passati da n. 9 di inizio mandato a n.16 del 2019).
Occhio di riguardo anche per l’area degli immigrati con il Comune di Fermo che ha continuato a gestire il progetto Spraar adulti, sarà interessante cosa accadrà se la maggioranza calcinaro sarà segnata dagli ingressi ufficiali di Lega e Fdi, con 37 richiedenti protezione internazionale grazie ad un finanziamento statale di circa € 440.000 che proseguirà anche nel 2020.