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Fermo, 14 nuovi infermieri pronti per aiutare i pazienti. Macarri: "Scegliete il posto migliore, ma poi tornate, abbiamo bisogno di voi"

23 Aprile 2024

di Raffaele Vitali

FERMO – “Volevamo tornare al teatro dell’Aquila. E oggi siamo qui, in questa bellezza per darvi il benvenuto nel futuro”. Giampiero Macarri, il gastroenterologo che rende il Murri un posto migliore, è anche il preside di Infermieristica dell’Università Politecnica ed è lui a chiudere la cerimonia di proclamazione di 14 nuove infermiere e infermieri

Sono pronti per entrare in corsia, quasi tutti sanno già dove lavoreranno, altri si giocheranno il posto fisso con i prossimi concorsi. Quasi tutti, purtroppo, lasceranno Fermo dopo la cerimonia di laurea. Ma magari, come chiede Macarri, torneranno a rafforzare la sanità della piccola provincia.

Il presidente della Facoltà di medicina e di infermieristica sono al fianco del rettore Gian Luca Gregori e con loro la commissione. “Il nostro ateneo sta raggiungendo risultati positivi, oltre 5mila matricole. La classifica mondiale del Qs Ranking ci posiziona al 700esimo posto e abbiamo migliorato di 70 posizioni” esordisce Gregori.

La giornata di laurea rimane indelebile, lo ricorda il rettore. “E’ il raggiungimento dell’obiettivo, per gli studenti e per le famiglie. Noi ci mettiamo l’impegno. In questo campo, nelle professioni sanitarie e infermieristica, il lato umano diventa cruciale. Non è solo questione di indossare la maglietta della Politecnica, ma di andare oltre le competenze continuando a mettere al centro la persona. È fondamentale, ancora di più oggi in una società rancoroso e ostile”.

Per questo fanno ben sperare alcune delle tesi proposte, dalla terapia del sorriso all’assistenza nelle case circondariali. A Fermo non manca nessuno quando la Politecnica chiama. Non solo gli accademici, come ovviamente il preside di Medicina Silvestrini che ricorda a tutti come “la buona sanità non sia fatta solo dai medici. Serve collaborazione, l’infermiere è la figura cresciuta maggiormente come livello di professionalità. Una professione ricca di sacrifici, ma tante saranno le soddisfazioni. Vi siete assunti un impegno importante”.

Il sindaco Paolo Calcinaro si rivolge ai neo laureati: “Vi inserite in un mondo che ha delle difficoltà, ma cultura e umanità restano due perni. Il nostro sistema riesce a garantire una cura gratuita a tantissimi ed è una eccellenza mondiale. Vi auguro di lavorare nella parte pubblica del sistema sanitario. Per il resto, Fermo sta bene con la Politecnica e ora anche voi 14 volendo potrete continuare il percorso con la Magistrale. Come Comune metteremo a disposizione nuovi spazi. Le Scienze sanitarie si sposteranno in una parte del Fontevecchia entro due anni”.

È la prima volta con le lauree del prefetto D’Alascio: “Saremo oggetto delle vostre cure e azioni, ricordatevi che chiunque assisterete ha una dignità. Ognuno che incontrerete è una persona, cercate di farvi voler bene. La cura è nella medicina, ma aiuta nel ricordo anche l’essere stati ben seguiti”.

Il tema dell’inaugurazione dell’anno accademico della Politecnica, il 7 maggio, sarà l’università nel sociale e per il sociale “noi non trasferiamo solo competenze ma formiamo persone” ricorda Gregori. E queste sono parole che fanno piacere all’arcivescovo Rocco Pennacchio: “Non suona oggi la viola, la grande campana del duomo, ma solo per problemi di orario. Voi da oggi siete infermieri, ma ora dovete diventarlo. E questo avverrà se le motivazioni ce vi hanno portato a questa scelta rimangono deste. Ogni tanto chiedetevelo, ricordatevelo e di certo non farete mai una selezione dei pazienti. Mi raccomando, non dimenticate neppure le case di riposo, i fragili ci sono anche lì e non cedete alla mercificazione, non limitatevi ad andare dove vi pagano di più”.

Messaggi di carica arrivano dal presidente dell’ordine delle professioni infermieristiche, Luca Moreschini, “siate orgogliosi di questa professione. Ne son fiero da sempre. Ma dovete continuare a studiare, formarvi e informarvi”, dal direttore dell’Ast Fermo Roberto Grinta, “il ruolo dell’infermiere sta cambiando. Sono cambiate le patologie, sono cambiati i pazienti e il loro modo di approcciarsi all’ospedale. E diverso è il modello organizzativo, che è sempre più multidisciplinare”, e dal responsabile delle professioni sanitarie del Murri, Renato Rocchi, “mi auguro che resterete a Fermo, dove vi abbiamo formato. Ma so che qualcuno farà scelte diverse. Vi suggerisco di trovare una opportunità nuova nell’attività territoriale, scegliete come alternativa all’emergenza un impegno con visibilità inferiore, ma ricco di soddisfazioni”.

Se ne vanno dopo la foto di rito con la pergamena, tranne due di loro, Silvia Andreozzi e Alessandro D’Angelo, perché avendo avuto la lode devono attendere che venga aggiunta. Ma mai attesa sarà stata più bella. “Bisogna accettare le sfide che possono essere locali o internazionali. Ma con una promessa: l’ospedale, noi medici e questo territorio hanno bisogno di voi, quindi poi tornate. Qui c’è posto per voi” il saluto finale di Macarri.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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