MATELICA – Esce la cinquina e nessuno esulta a Fermo. La furia del Matelica si è abbattuta sulla Fermana. C’è di che riflettere dopo questo ko. Se è vero che parlare degli assenti è una giustificazione, mai come oggi la difesa improvvisata ha mostrato tutta la sua leggerezza. E quando manca la linea Maginot, anche Ginestra soccombe. E gol dopo gol ci sta anche che il quarto che prendi sia in parte sua responsabilità.
Il primo tempo, che è quello che ha deciso il match, si è chiuso sul 4-1. Per come stavano giocando i gialloblù, sembrava quasi impossibile. Ma la verità è che il Matelica sa fare gol. Non a caso ha segnato 14 reti nelle ultime tre partite, quindi non è che i canarini siano improvvisamente diventatati scarsi. Semplicemente si sono affrontate una squadra in grande forma e in piena fiducia e una stanca, rimaneggiata e con qualche dubbio di troppo sul proprio futuro.
Di buono, alla fine di questa cinquina, a parte il gol di Cais che è valso il pareggio durato due minuti, ci sono i risultati delle squadre che hanno meno punti della Fermana. Nessuna ha saputo approfittare e così restano sette le lunghezze tra mister Cornacchini e il primo posto play out.
Ora, non resta che leccarsi le ferite, riflettere sui primi tre gol e preparare al meglio la sfida di sabato pomeriggio al Recchioni, quando arriverà il Modena. La Fermana deve tornare a fare punti, anche perché la partita dopo è contro il treno umbro del Perugia, nel recupero della gara rinviata per neve.
"I meriti sono del nsotro avversario. Noi abbiamo sbagliato qualcosina, forse ci siamo fatti ingolosire. Se hanno dato quattro gol al Padova, è evidente che le qualità del Matelica sono tante" commenta Cornacchini alla fine. "Restiamo sereni, il risultato è pesante, ma ci potrà fare anche bene" conclude il mister.