FERMO – Un punto volevano i canarini, un punto hanno preso.
Un primo tempo senza farsi male tra Spal e Fermana. I canarini partono bene, per 25’ sono padroni del campo, tanto che qualche fischio si alza tra i seimila tifosi. Si svegliano così Antenucci, uno che ha visto la A, e compagni. L’attaccante ex Ascoli è l’uomo più pericoloso. Soprattutto dopo che i centrali canarini si ritrovano entrambi con un cartellino giallo sulle spalle.
Il secondo a prenderlo è Calderoni, vittima di uno dei rari errori di Giandonato che dopo aver messo in difficoltà il portiere di casa ha perso un pallone che ha dato il la al contropiede della Spal. Fermato poi da dietro dall’ex Cesena, che è stato così ammonito sul finire del primo tempo.
Una Fermana poco pericolosa ma anche molto attenta, buon segno. Quella concentrazione che per un attimo sembra mancare a inizio ripresa, quando la palla rimbalza un po’ troppo volte davanti a Borghetto prima della spazzata di Spedalieri. Che qualcosa non funzioni, lo dimostra la traversa dopo quattro minuti di Valentini. Un’occasione d’oro, con Borghetto battuto dopo l’angolo di Sinigardi. Sono momenti difficili per la fermana, la Spal nell’intervallo si è rigenerata.
Capisce la difficoltà dei suoi Protti, e così al 23esimo decide di cambiare i due attaccanti con una punta e un difensore. Vuole coprirsi, senza rinunciare a qualche contropiede. Sembrano stanchi i gialloblù, non Misuraca che parla e parla ancora fino a prendersi un giallo per proteste al 26esimo.
Non cambia la partita, Rau pressa Borghetto che rinvia male, Carraro intercetta, avanza e tira incredibilmente fuori. È stata l’occasione più nitida della partita, dopo la traversa del primo tempo. È il 30esimo, ormai è un assedio che i canarini affrontano con una sola arma, palla lunga e pedalare sperando magari in un errore della Spal.
Il fortino di Protti regge, un punto in queste occasioni è davvero oro. Un po’ per la caratura dell’avversario, non inganni la classifica attuale, la rosa è da serie B; un po‘ per la settimana intensa, esonero di Bruniera, ritorno del bomber-mister, i confronti coni tifosi e le ‘non spiegazioni’ della società; un po’ perché non ha avuto tempo di cambiare tatticamente i suoi. Finisce così, con l'espulsione di Montini che si prende due gialli in pochi minuti, davanti a 87 tifosi canarini che nonostante i 6mila ferraresi si sono fatti sentire e incassano l’applauso dei giocatori.