IMOLA – Un pareggio amaro. Non tanto per i punti lasciati sul campo dell’Imolese, quanto per la paura vissuta quando Manuel Giandonato prima è rimasto a terra in campo, poi si è sentito male in panchina dopo il cambio nella ripresa. Portato in ospedale per dei controlli, il capitano sta bene, ma la botta al costato subita durante un’azione è stata davvero violenta.
Tornando alla partita, la prima vera azione era come sempre nata dai piedi di Giandonato che aveva trovato Scrosta, poi bravo a servire Fischnaller: era il 19esimo. Ma l’occasione per la Fermana, impegnata contro l’Imolese, non è andata a buon fine.
Il vero brivido arriva al 41’ quando Simeri posiziona il pallone sul dischetto di rigore, tira, ma non supera Borghetto. Che si allunga e para, poi sula ribattuta il giocatore di casa sbaglia completamente mira.
Il vantaggio sarebbe stato immeritato, ma il fallo da rigore è anche la prova che i canarini non possono scherzare con l’Imolese, abile a ripartire con lanci lunghi. Si muove bene Maggio, ma la Fermana con Neglia in panchina è spuntata.
Il secondo tempo si apre con una protesta dell’esterno canarino che cade in area. Neppure il tempo di rialzarsi che arriva la traversa colpita da Fischnaller, che si alza in aria, colpisce di testa ma per qualche centimetro non segna. Una gara più brillante nella ripresa, il clima caldo aiuta.
Ma quando al 15’ entra la barella per portare fuori Manuel Giandonato, i timori sono grandi. Il capitano, però, non ci sale, esce dal campo con le sue gambe, coprendosi il volto dolorante con la maglietta. Si siede in panchina, passano un paio di minuti. E poi, di nuovo l’allarme: si è accasciato. Torna di nuovo la barella, questa volta lo portano via, peer fortuna lucido e tranquillo.
Inevitabile il cambio del centrocampista dopo che il gioco resta fermo per dieci minuti. Protti vuole far reagire i suoi e sceglie Neglia. Messaggio per tutti: la Fermana vuole vincere. E l’ingresso di Tulissi, il prezioso oggetto misterioso della stagione canarina, l’allenatore decide di puntare sulla velocità. Una scelta che costringe Antonioli, l’ex gialloblù oggi sulla panchina dell’Imolese, a cambiare il sistema difensivo togliendo il centrale più lento.
Velocità che funziona: ennesimo fallo, doppio giallo e l’Imolese resta in dieci con più di un quarto d’ora al 90esimo. Ci provano i gialloblù, ma non è facile giocare sapendo che un compagno è in ospedale e di occasioni da gol non ne creano.
L’unica vera è al 90esimo, pochi secondi dopo i dieci minuti di recupero annunciati dall’arbitro, quando Borghetto compie il secondo miracolo di giornata. Finisce così, con un pressing finale della Fermana che serve ai 150 tifosi canarini per ripartire col sorriso a mezza bocca, perché il capitano in ospedale preoccupa tutti. Per fortuna poco prima delle 20 arriva la notizia. Giandonato è stato dimesso dopo i controlli.