FERMO - “Tutti vorremmo sognare. La squadra ha un pensiero dentro di sé. I dati dicono che si può pensare a traguardi diversi dalla salvezza. Poi ci sono variabili e situazioni che impediscono di puntare a un obiettivo più alto. Mille variabili che poi fermano o rallentano il tutto”. Le variabili di cui parla il direttore sportivo della Fermana, Massimo Andreatini, si chiamano infortuni.
“Un accanimento della sorte così negativo non me lo ricordo in passato. Con rotture importanti, crociati, tibia e perone, ernie inguinali: tutto il peggio per uno sportivo. Eppure la Fermana sopperisce alle mancanze con prestazioni importanti. A volte capitano dei passaggi a vuoto non tanto per abnegazione e sacrificio ma per cali oggettivi dovuti alla fatica”.
Sabato la voglia di riscatto non mancherà: “Dopo i cinque gol subiti non ho visto un solo giocatore che non fosse pronto a mangiare il campo nella prossima partita”. Lo stesso pensiero del mister Cornacchini, con cui ancora non si parla di rinnovo: “Tra uomini veri bastano cinque minuti. Intanto raggiungiamo il primo obiettivo, poi faremo” chiosa Andreatini.
Cornacchini, del resto, è uno che ama parlare con i fatti. Le ultime tre prestazioni non l’hanno soddisfatto: “Abbiamo raccolto pochi puti, dobbiamo riprendere la marcia” sottolinea con determinazione. “Noi dobbiamo guardare al nostro. È anche complicato ora, perché giocare sabato e martedì rende difficile lavorare in un certo modo. E quando hai le assenze pesa ancora di più. i cinque gol li voglio dimenticare, anche perché non sono uno abituato aa prenderne tanti. le mie squadre si caratterizzano sempre per l’equilibrio. E infatti ho riflettuto molto, anche i gol sono episodi, piccoli errori ma nulla di eclatante”.
La testa, insomma, è già al futuro: “Affrontiamo due squadre attrezzate, Modena e Perugia, ma sono sereno”.
r.vit.