FERMO – Maledetti rigori. Ma forse è un bene, la Fermana potrà allenarsi con calma senza pensare alla Coppa Italia. “Perdere dispiace sempre, ma va bene. Fino a che fisicamente abbiamo retto la squadra è stata molto bene in campo” commenta a caldo l’allenatore Domizzi, dopo l’uscita di scena ai rigori dei canarini in casa del Siena.
Pochi rischi in difesa, qualcosa di meglio si può fare a centrocampo “ma poi con i cambi anche nelal ripresa con Rovaglia e Capece abbiamo avuto le chance di andare in gol”. Quella rete che aveva trovato Macchi nel primo tempo su rigore. Purtroppo si è fermato Scrosta, punto di riferimento della Fermana “e che speriamo non abbia subito nulla di grave” ribadisce il mister.
La prima panchina ufficiale del tecnico con la Fermana ha riservato più luci che ombre contro la compagine guidata da un altro ex serie A come Alberto Gilardino, che con Domizzi in campo si è incrociato sempre in zona area di rigore.
Ex serie A è anche l’uomo che ha riequilibrato il match, Guberti. Il centrocampista con licenza di segnare nel secondo tempo ha impattato il match portandolo ai supplementari e poi ai rigori. E qui il Siena è stato più preciso, approfittando dell’ultimo rigore sbagliato da Sperotto.
Domizzi la partita l’ha iniziata con Nepi, l’attaccante dato dal primo giorno di ritiro in partenza e invece sempre più riferimento, anche al fianco di Macchi. Poteva finire diversamente, se solo Sperotto fosse riuscito a girare in rete la palla perfetta servita da Bolsius al 94esimo.
“In vista della Viterbese, sabato al Recchioni, una buona prova. è venuta meno la forza nelal ripresa, ma è normale visti i carichi. Poi ai rigori non si sa mai cosa possa succedere, ma vedere in campo anche i ragazzi della Beretti ci dà fiducia. Sabato al Recchioni, finalmente con i nostri tifosi, sapremo fare punti” conclude il centrocampista Graziano.