FERMO – Capitan Marco Romizi, c’è ancora dentro la Fermana l’entusiasmo portato da Brini?
“Più che entusiasmo da cambio, c’è il fatto che la società è più solida e ha fatto chiarezza dopo un periodo complesso. Oggi abbiamo una linea, prima percepivamo alcuni scontri e il concordato aveva davvero svuotato di energia a tutti. Avere i dirigenti al campo ci fa piacere e ci dà garanzie anche sul futuro della Fermana. Per il resto, abbiamo vissuto un momento molto positivo, le ultime partite vanno però analizzate. Con L’Aquila ci stava la sconfitta, a Senigallia potevamo approcciare meglio, ma se guardiamo all’incontro non siamo stati dominati”.
Il ko con Senigallia le ha lasciato l’amaro in bocca?
“Peccato, vincendo avremmo portato Senigallia a giocarsela con noi. Non essere in campo mi ha pesato, purtroppo ho preso un giallo ingenuo e mi sono ritrovato squalificato. Volevo giocare, sul sintetico tra l’altro si gioca bene. Avrei anche salutato in campo i miei vecchi tifosi, ma soprattutto avrei dato molto ai miei compagni”.
Parlava di sintetico, lo stato del campo del Recchioni vi penalizza?
“Magari non penalizza, ce ne sono tanti che nel periodo invernale danno meno certezze dal punto di vista tecnico. Vista l’importanza delle partite e la classifica, dobbiamo rischiare il meno possibile davanti all’area, per cui il Recchioni non lo temiamo dopo l’arrivo di Brini che ci ha chiesto di evitare ‘giochetti’. Se poi avessimo un campo in cui girare meglio la palla, le certezze crescerebbero”.
Lei è partito davanti alla difesa, ora gioca mezz’ala, si sente più libero di partire?
“L’arrivo dei nuovi mi ha permesso di aiutare il reparto offensivo, il mister mi chiede di andare a sostegno di De Silvestro. Mi piace riempire gli spazi e inserirmi. Recupero la palla, ma amo servire i compagni, più liberiamo Elio e più ne potremo usufruire”.
Arriva il Notaresco, si gioca per non perdere?
“Le ultime gare ci hanno detto che in campo si va per vincere. Dovremo avere lo spirito battagliero, loro giocheranno una partita sporca. Abbiamo bisogno dei tre punti. Non potrà mancare la voglia di vincere, queste sono gare che valgono più del doppio. Vincendo potremo davvero dargli una mazzata”.
Fino a oggi episodi tutti pagati a caro prezzo, mentre non avete saputo approfittare dei ‘regali’ degli avversari. Cosa manca?
“Se avessi la risposta giocheremmo nella parte alta della classifica. È evidente che manca un po’ di esperienza, spesso giochiamo con più under. Sono bravi, ma anche io a 20 anni non avevo nulla di quello che mi caratterizza oggi. Di certo se smettiamo di rischiare davanti alla porta, giocando una palla lunga in più, possiamo migliorare”.
Romizi, dopo il mercato di gennaio siete più forti?
“Matías ha portato qualità. Ogni società dovrebbe avere all’interno 4-5 giocatori di livello. Ha portato esperienza. Pappalardo e Perez sono due prospetti molto interessanti, il primo è una mezz’ala di inserimento che può giocare dietro le punte e sa saltare l’uomo, mentre Perez ha un fisico importante e viene da una scuola spagnola che ti insegna a tenere il pallone tra i piedi”.
Si parla spesso degli infortuni, come mai. Accelerate troppo il rientro?
“Alcuni sono ormai radicati. Abbiamo ragazzi che devono imparare a conoscersi. Ho cambiato la mia carriera intorno ai 26 anni dopo un’importante pubalgia. Ho iniziato a capire, ed ero in B a Bari, che dovevo ascoltare il mio corpo. Da lì ho iniziato una seconda gioventù, dove ho capito gli esercizi da fare e quante volte dovevo andare da un fisioterapista. Oggi sono integro a 35 anni e poter giocare più di trenta partite. Serve la mentalità, poi medicina e terapie sono quelle, parliamo di protocolli. Se uno rientra e si fa male, ha avuto problemi diversi, questo è sicuro”.
Karkalis ci sarà domenica?
“Combatte con il polpaccio, il suo riposo è stata una precauzione, si sta alenando bene e penso che sarà arruolabile per domenica conto il Notaresco”.
Mancano 11 partite, ci saranno cinque scontri direttissimi proprio alla fine, come viverle?
“Non ho dubbi che saranno decisive. Ma vorrei arrivarci al meglio, possiamo prendere punti con tutti. Penso ai sei contro l’Atletico Ascoli. Le prossime sono un’alternanza, un mix tra sfide salvezza e con chi lotta per i vertice, poi valuteremo il finale caldo. Ogni gara oggi va affrontata come se fosse l’ultima, dieci partite sono pochissime, lo ribadisco sempre nello spogliatoio. Dobbiamo dimenticare il-2 che scontiamo, ma sono certo che lo recupereremo”.