FERMO – Mettiamola così: la poca voglia di parlare dell’allenatore Riolfo dopo la sconfitta in casa con il Teramo, ha dedicato alla stampa poco meno di 30 secondi di parole, speriamo diventi carica emotiva per la sfida con la Pistoiese.
Domani la Fermana gioca in anticipo in Toscana uno scontro salvezza di vitale importanza. Sprecata l’occasione con il Teramo, con cui condivideva la classifica e che ora vola a +3, i canarini si trovano a sfidare una inseguitrice. Che la Pistoiese tenga al match lo dimostra la decisione di far entrare gratuitamente gli abbonati, che non avevano tutte le gare inserite nella tessera.
Sono quattro gli ex, quasi in campo. A Pistoia ritrovano l’ex allenatore Giancarlo Riolfo e il suo vice Paolo Pantera, a Pistoia dal novembre 2020 al marzo 2021. Una esperienza no proprio felice. Nelle file della Pistoiese, invece, due vecchie conoscenze: il tecnico Marco Alessandrini, alla Fermana nelle stagioni 1995/96 e 1996/97 insieme al direttore sportivo Gianni Rosati che con il club fermano collaborò dal 1994 al 1997, portando i canarini in Serie C1 e ponendo le basi per la successiva storica promozione in B.
La Fermana no deve pensare tropo al Teramo, veniva infatti da una striscia positiva. Certo, gli accorgimenti tattici non mancheranno, Riolfo parla poco ma di certo riflette. Così come i giocatori, che oggi sono invischiati in zona play out e non hanno alcuna intenzione di prolungare la stagione con partite che potrebbero segnare la loro carriera.
Il gruppo è solido e ha dimostrato di sapersi risollevare. I tifosi sono dalla parte della squadra, e questo non è poco. Perché l’impegno non manca mai, ma i gol sarebbero i benvenuti. Per questo sarà importante recuperare anche giocatori finiti nel dimenticatoio come Frediani, che può portare brio insieme con la regia di Capece. Di certo, a Pistoia non si può perdere, perché tenerli a meno quattro, quindi pareggiando, è il minimo che si deve fare.
@raffaelevitali