FERMO – Si incontrano per la 35esima volta Fermana e Sambenedettese. E sicuramente sarà l’ultima per diversi anni. Perché i rossoblù il prossimo anno giocheranno in serie C, mentre i canarini, salvo miracoli, in Eccellenza.
Per la Fermana quella di domani è l’ultima gara al Recchioni di questa disgraziata stagione in serie D. una partita che, salvo vittoria e concomitante sconfitta di un paio di altre squadre, certificherà la seconda retrocessione consecutiva.
Il clima sarà funereo, molto più di quello vissuto a Roma durante l’addio a Papa Francesco. La Curva Duomo resterà ancora una volta fuori. Il tifo organizzato ha anche chiesto al resto del pubblico di fede gialloblù di non entrare.
“Non partecipiamo a una presa in giro. La giornata canarina da retrocessi è solo l'ultima mancanza di rispetto nei confronti di un popolo che in questi anni ha subito solo umiliazioni. Protestiamo contro tutti. Società, giocatori e amministrazione comunale” scrivono i tifosi.
Tra l’altro, chi vuole entrare, anche se abbonato, domani deve pagare. E no un prezzo simbolico, come fanno ad esempio a Civitanova per il derby con la Recanatese, ma il prezzo pieno.
Un paradosso, Giornata Canarina per celebrare una retrocessione? Chi non può restare fuori è mister Savini che ha accettato questa sfida senza riuscire a vincerla. Mancherà anche Bianchimano, chi giocherà è un mistero visto che la Fermana si è preparata in settimana allenandosi a porte chiuse. “Ce la metteremo tutta, giochiamo contro la prima della classe e c’è anche l’orgoglio” le parole di Savini.