di Valentina Sabelli
FERMO – Smaltita l’euforia per la prima vittoria in Ancona, mister Riolfo riparte dagli allenamenti.
Riolfo, come sta la squadra?
“Una vittoria fa bene all’umore che è indubbiamente alto come sempre quando si portano i 3 punti a casa. Analizzando la partita e ricordando lo storico delle gare che hanno visto la Fermana contro l’Ancona, si evidenziano le difficoltà che la nostra squadra ha sempre riscontrato contro i dorici”.
Scontro diretto contro il Pontedera. La questione punti inficerà sulla psicologia della squadra?
“I punti pesano sempre ma basta pensare che tutti ci davano per perdenti contro l’Ancona eppure abbiamo portato a casa la vittoria. Non vedo perché doversi preoccupare del Pontedera. Scontro salvezza? Dati alla mano credo sia inutile fare pronostici”.
Dieci anni di Lega pro per il Pontedera e una squadra che lei conosce bene. Cosa ci racconta di loro?
“Capacità societarie nel saper strutturare squadre estremamente giovani e dinamiche dando spazio a calciatori che si sono poi contraddistinti. In questi 10 anni è quasi sempre arrivata alla fine del campionato evitando la lotta salvezza pura”.
Partita al Del Conero con ‘fantasie’ tattiche. È stata un’eccezione o sarà ciò che vedremo prossimamente?
“La squadra muta sempre nel tempo in base agli avversari e alle necessità. I cambiamenti fanno parte della strategia e sicuramente i movimenti tattici hanno influito sul risultato ma decisiva è stata la volontà di vittoria dei ragazzi”.
La vittoria anconetana può considerarsi un punto di svolta?
“La nostra squadra non è una che si abbatte in partita davanti alle difficoltà. Non è una novità per noi. La volontà di portare a casa i punti è nostra caratteristica. Mi auguro ci siano ancora ampio margine di crescita nella composizione fisica, nei miglioramenti tattici e nel recupero dei giocatori”.
L’inserimento dei giovani è a causa dell’emergenza infortuni?
“I giovani non stanno esordendo a causa degli infortuni. C’erano prima e ci saranno poi. Spero di recuperare i pilastri ma per fare in modo che i giovani siano guidati dai loro compagni”.
Bolsius è arrivato e ha riscontato non poche difficoltà nell’adattarsi agli altri. Ha grandi doti, cosa ci possiamo aspettare da lui?
“Tutto dipende dalle aspettative. È un giocatore come gli altri con buone capacità e qualità. Arriva da un paese con abitudini completamente diverse, sia a livello calcistico sia extra calcistico. Si sta integrando in campo e anche con la lingua. Mi aspetto niente di più di ciò che mi sta facendo vedere”.
Fermana più attenta sui calci piazzati. Li prepara?
“Ci si ricorda sempre degli errori. I calci piazzati dipendono molto dallo stato d’animo, dell’equilibrio e della tranquillità del giocatore. Stiamo migliorando in questo senso. La Lega pro è spesso un trampolino di lancio per molti giocatori per cui ci si possono trovare sia atleti già “fatti” che altri ancora non pronti al calcio professionistico che però hanno tutte le doti per diventarlo”.
Argomento Scrosta: come sta?
“Edoardo sta bene. Migliora di giorno in giorno. Si allena con la squadra, è un ragazzo positivo. Scalpita. Inizia a diventare complesso tenerlo fuori dalle partite. Manca indubbiamente poco”.
Rossoni, Urbinati e Marchi?
“Marchi era già disponibile settimana scorsa. Urbinati ha qualche strascico, continua a fare lavoro differenziato e vedremo nei prossimi giorni. Rossoni come Marchi”.
Preoccupazioni per la prossima partita? “Il Pontedera ha una buona struttura difensiva. Sono bravi nelle ripartenze attaccando gli spazi in maniera omogenea. Una squadra di categoria. Dovremo essere attenti”.
