FERMO – Se giocasse la classifica, si potrebbe anche restare a casa. Ma in campo vanno sempre 22 uomini. E gli uniscici con la maglia canarini sanno bene di non poter fallire. Fermana contro Reggiana, mai come questa volta Davide contro Golia. I gialloblù hanno bisogno di punti, la vice capolista di continuare a correre. “Loro sono nati per vincere, ogni giocatore che gli manca ha un degno sostituto” esordisce mister Gabriele Baldassarri.
La Fermana invece non avrà capitan Urbinati, squalificato. Ma ci sarà il pubblico, si spera quello delle grandi occasioni vista la promozione dei biglietti, settore distinti, a due euro. Solo che, proprio a poche ore dal fischio d’inizio, oggi alle 1730, la tifoseria organizzata annuncia che per la prima mezz’ora non si presenterà allo stadio, sperando che questo non pregiudichi l’esito del match. Si sa, infatti, che al Recchioni il calore del pubblico, tanto o poco che sia, fa sempre la differenza, vedi match con il Cesena. Ma sette provvedimenti del questore verso tifosi gialloblù hanno spinto il gruppo più organizzato alla protesta. Decisivi i fatti dopo fermana- Cesena.
Pazienza, ci sarà il resto degli appassionati a incitare Cognigni e Ginestra, per prendere i due lati estremi del campo. La classifica piange, le giornate sono sempre meno, i play out quasi una ertezza, ma fa una grande differenza la posizione da cui si affronteranno. In ogni caso, vincere per sperare di uscirne è sempre possibile, anche se si gioca contro una big: “Servono coraggio, orgoglio e lucidità. Senza dimenticare il cuore” conclude Baldassarri che oggi, come tutta la Lega Pro, manderà un messaggio chiaro dal campo: No a ogni forma di discriminazione.