FERMO – “C’è confusione”. Come una barca in mezzo alla nebbia che spera di finire contro uno scoglio, magari a pochi metri dalla riva. La barca è la Fermana, la nebbia è il progetto tecnico su cui ancora i due direttori, Conti e Andreatini, non trovano la quadra.
Come in un casting per il grande fratello, la dirigenza canarina gira da un angolo all’altro dell’Italia per parlare con tutti quelli che sono liberi sulla piazza. E così facendo potrebbero andare avanti fino a luglio senza problemi. Solo che, la domanda, cosa serve per diventare un allenatore della Fermana?
Cornacchini non ha creduto nella società, non ha creduto di poter avere in mano la squadra che spererebbe di allenare e portare magari a una salvezza già a febbraio e guardare ai play off in primavera.
A quanto pare, anche gli altri quindici già incontrati, incluso un Colucci che di certo non naviga in acque serene, non si sono convinti. Poi, i dubbi li avranno avuti anche Conti e Andreatini, ma qualcosa non funziona. Manca una linea: si cerca un ex come Protti o un bianconero come Domizzi? uno che lavora con i giovani o quello che ha bisogno di giocatori affermati? Questo dovrebbero almeno chiarire i direttori, ma nulla si sa.
La stagione è finita prestissimo, i conti in ordine avrebbero dovuto accelerare le trattative, attirare come il miele. E invece, i dubbi sul budget sono tanti e anche il fatto che di giocatori sotto contratto siano pochi e tra l’altro alcuni fondamentali anche accompagnati dai dubbi sul recupero degli infortuni.
Confusione che si spera diventi presto strategia. Come successo in questi ultimi anni.
r.vit.