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Fermana, che beffa: al 93' la Vis pareggia. Ma il punto è da play off

22 Febbraio 2020

FERMO – La Fermana gioca a calcio, c’è poco da fare. E per 93' sembrava anche che la buona sorte fosse tornata dalla sua parte. Altrimenti il tiro di Bismark nel primo tempo non si sarebbe stampato sulla traversa ma avrebbe bucato la rete tanto era forte.

E invece, dimenticato il brivido, la Fermana ha ripreso a giocare, trascinata dai piedi buoni di Neglia e dal controllo del centrocampo. Servono solo 5 minuti per dimenticare l’occasione della Vis e trasformare un innocuo lancio di Ginestra, insultato senza pietà dai tifosi della Vis Pesaro, in un calcio di rigore con tanto di espulsione (34'). Fa tutto Gennari, l’ex non proprio amato al Recchioni, che si appende a Clemente, libero a pochi metri da Serraiocco, ma ancora spalle alla porta. L’arbitro fischia ed estrae il rosso. Forse eccessivo, ma il cono visivo di Enrico Maggio è sicuramente migliore.

La palla prende Neglia e con un tiro a mezza altezza porta in vantaggio la Fermana. Il pubblico esplode, Ginestra salta come un grillo. E i suoi ‘concittadini’ lo puniscono con cori e insulti. Ma il portiere canarino è fatto in modo strano, più lo fischi e più si esalta.

solo che quando il caso ti dà, poi può anche toglierti. e accadrà alal fine della partita. La ripresa non cambia nel ritmo, anche se c'è più Vis che Fermana. Urbinati di testa chiude una bella azione che serve a scaldare i guanti del numero uno della Vis Pesaro che continua a non capire come fermare Bacio Terracino e Neglia, due funamboli che si scambiano posto e fanno saltare i piani difensivi di Nanu Galderisi, al debutto sulla panchina biancorossa.

Cala la Fermana che non approfitta dell’uomo in più e per i primi 20 minuti si concede alla Vis. Poi, il lampo di Bacio al 24’ che entra in area, tira, ma trova le mani in tuffo di Serraiocco e la curva Duomo, già pronta ad esultare, si accontenta di un ‘ohhh’.

Troppo bassa la Fermana e Antonioli cambia tutto, inserendo Maistrello per Neglia, per controllare i lanci lunghi, e Venturi al posto di Clemente in modo da rafforzare il centrocampo, anche se a fare male alla retroguardia canarina è Pannnitteri, uno stantuffo sulla fascia destra. “Non ci abbassiamo, non possiamo avere paura” urla il mister della Fermana costretto a togliere dopo Neglia, stremato, anche Bacio Terracino che si accascia da solo a terra, forse una contrattura, ed esce tra gli applausi.

Bisogna stringere i denti, ci sono ancora dieci minuti da giocare e Antonioli è chiaro con i suoi: “Pressare alti”. Anche se è più facile dirlo che farlo. Ma quando al 40' LIguori si invola verso la porta della Vis tutto fa pensare che Antonioli abbia azzeccato un'altra mossa. Solo che il pallone rimbalza senza logica al momento del tiro e l'occasione sfuma. Poco male, la Vis Pesaro capisce che può anche provarci, ma la Fermana c'è e non può sbilancirsi troppo.

La voglia di pareggiare dei biancorossi è la benzina che manca ai canarini. E al 93esimo una palla in mezzo di Misin, l'amato ex premiato con una targa, arriva sulla testa di Marcheggiani e la delusione riempie il Recchioni. E' 1-1.

Finisce così, con quel gol di Neglia che proietta la Fermana in paradiso e il pareggio finale che fa male ma non toglie alla Fermana, almeno fino a quando la Samb non recupererà la sfida di Piacenza, il posto play off.

Raffaele Vitali

@raffaelevitali

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