di Valentina Sabelli
FERMO – Dobbiamo andare tutti all’inferno, scrivono sui social? Bene, io con questa squadra e questa maglia andrei anche all’inferno”. Stefano Protti è una garanzia, non arretra di fronte a niente e nessuno. Lui è un uomo in missione: salvare la Fermana, contro tutti gli attuali pronostici. E ala sfida con la Recanatese, che aveva ambizioni e invece viaggia molto più in basso del previsto, è la sfida ideale.
Perché la Fermana da tempo ha mostrato segni di vitalità, purtroppo non segna. Ma chissà che non sia questa la gara giusto, vito che i nuovi, tanti dalla metà campo in su ora sono integrati e allenati.
Calcio d’inizio domani sera alle 2045, Fermana in trasferta e sempre ultima. “La squadra si è allenata molto bene in questa settimana. I nuovi arrivati hanno portato entusiasmo” sottolinea l’allenatore dei canarini. “Qualche acciacco, un po’ di influenza, per cui deciderò domani l’undici da schierare”.
L’avversario è complicato: “Un gruppo sano una società molto forte che ha tutte le carte in regola per fare bene. Inizio di campionato scoppiettante, anche se adesso hanno perso qualche colpo ma sono cose che possono accadere lungo il percorso. La partita è fondamentale e noi dobbiamo essere lucidi”.
L’impegno non manca e lo riconosce: “Stiamo cercando di dare il meglio. Dal canto mio farò tutto ciò che è in mio potere per sostenere i ragazzi durante il match. Sto onestamente trascurando la mia famiglia per i miei giocatori ma lo devo alla curva e a chi ci continua a sostenerci”.