FERMO – Non bastasse il silenzio e i divieti di spostamento, la domenica a Fermo è stata priva anche del pallone. Mister Mauro Antonioli, come vivete questi momenti irreali?
“Senza poter fare niente per cambiare la situazione. Eravamo pronti per giocare, sapevamo che avremmo avuto queste gare una dietro l’altra. Ma sappiamo che può accadere che tutto cambi. Avevamo anche bisogno di recuperare mentalmente. Siamo stati messi sotto pressione, forse uno stacco ha fatto bene. Anche se dobbiamo essere bravi a ritrovare le motivazioni. Il rischio è sempre che saltando una settimana possa esserci un rilassamento”.
Soprattutto dopo prestazioni tra luci e ombre.
“Con il Fano è stata una gara difficile. Per me è un buon pareggio. Tutti vogliono vincere. Noi per primi, ragazzi e società. Il secondo tempo non ci ha convinto. Il Fano ha sempre fatto prestazioni positive, pareggia e magari non vince, ma è solida. Non vedo allarmismo e delusione, anche se l’avevamo preparata in maniera diversa”.
Lei a rischio. C’è stato un confronto vero con la società?
“Normale, un primo resoconto del campionato. Dialogo sincero tra le due parti. La società mi ha ribadito la fiducia e noi l’abbiamo nelle loro scelte. La serenità c’è, poi sono i risultati che migliorano la situazione e il contorno. In questo momento siamo salvi e potevamo avere un paio di punti in più. Ma vincendo a Imola siamo in linea con le attese e con quello che dall’inizio abbiamo potuto dare. Dopo dieci giornate classifica veritiera. Ci sono alcune squadre sopra di noi che scenderanno e qualcuno che si trova invischiata nel pantano e che proverà a rialzarsi. Siamo dentro un anno zero. Sono convinto che questa squadra con più serenità possa tirare fuori ulteriori qualità. Venivamo da 8 punti in cinque partite con prestazioni importanti a Cesena e Carpi, vittorie in casa e fuori. Per cui, non vedo allarmismo”.
Fermana favorita anche dai risultati di domenica.
“Vedere che quelle sotto di noi non haanno fatto punti, aumenta la serenità”.
Molti hanno contestato la sua ultima formazione, cosa ne pensa?
“Scelte? Le rifarei. Avevamo tre gare in una settimana, il gruppo è importante, la rosa è lunga, sono 29, e giocatori che avevano fatto bene, come Cognigni, meritavano la conferma. Avevo bisogno di fisicità, il Fano non concede profondità. Controcorrente rifarei le stesse scelte, ma a un certo punto abbiamo esagerato nel cercare la palla alta per le punte. Noi volevamo scavalcare il centro campo e andare sugli esterni con terzini e ali. Due occasioni in quindici minuti. Poi un secondo tempo inferiore, ma il punto è un successo”.
Cambi in ritardo?
“Ne ho parlato con il vice. Eravamo pronti. Poi abbiamo ragionato sul fatto che soffriamo sui calci piazzati. Per cui sì, potevo far entrare dieci minuti prima Boateng, ma ero rimasto scottato due domeniche prima da un colpo di testa e abbiamo deciso di tenere la squadra compatta”.
E ora due gare in due settimane.
“Questo ci permette di lavorare al meglio, cominciando dalla Triestina che è un avversario importante".