FERMO - E domenica tutti insieme allo stadio, possibilmente vestiti di giallo. “Una iniziativa importante per la Fermana e per il Recchioni. Apriamo lo stadio alle scuole calcio e alle scuole in generale. Sia per fare in modo che sugli spalti ci fossero più presenze, sia per avvicinare allo sport i bambini. Così promuoviamo anche la nostra attività di base. E speriamo che serva anche per trovare nuovi tifosi” spiega il direttore generale Fabio Massimo Conti. Già 700under 18 hanno prenotato il proprio posto gratuito. E tanti altri ne sono attesi.
La Fermana ha risposto all’appello di alcune realtà e ha coinvolto il Comune, trovando nel sindaco Calcinaro e nell’assessore Scarfini partner sicuri. “Domenica ricorderemo anche Mario Scarfini, che era un grande tifoso gialloblù, come ci ha dimostrato anche durante la festa del centenario al teatro dell’Aquila” spiega Fabio Massimo Conti.
La gara è tra l’altro importante, visto che l’Imolese ha più punti ed è una squadra complessa: “È uno scontro diretto, ma non siamo a cinque gare dalla fine della stagione. Noi cercheremo di vincere e daremo tutto, come fatto da quando è arrivato Riolfo, mettendo un po’ più di attenzione in certi dettagli”.
Giulio Cesare Pascali è il consigliere comunale che allo stadio ci va davvero: “Una grande idea e l’adesione delle scuole lo dimostra. E ancora si cresce. Ricordare Scarfini in uno stadio pieno di ragazzi è fondamentale”.
Aggiunge Calcinaro: “Mi complimento con chi ha voluto questo momento, dai tifosi alle Contrade, è così che si crea entusiasmo e si costruisce il seguito”. Gli under 18 della provincia possono recarsi nei punti vendita della Fermana e prendere il biglietto omaggio. “Spero davvero che tutti partecipino, bisogna sostenere i ragazzi e la società, che è sana e rispetta i contratti. Un tesoro da tenersi stretto” prosegue il sindaco.
L’obiettivo è che giornate come questa si ripetano: “A livello organizzativo emettere biglietti omaggio non è semplice. Se il risultato come immaginiamo sarà vincente, lo rifaremo. Ci sono piazze più grandi che le scuole le invitano spesso e così realtà come le nostre contrade. Per ‘educare’ i giovani bisogna ripetere queste iniziative e quindi come obiettivo penso a una volta al mese potrebbe essere una idea, coinvolgendo anche altri sport”.