FERMO – Mister Cornacchini, la matematica ancora non dice salvezza per la Fermana, ma è ormai certa. Quali obiettivi adesso?
“L’ambizione ci deve essere. Abbiamo fatto tanto, ma ci sono quattro partite da sfruttare e da giocare al meglio. Sapendo che nessuno è in forma, ma tutti sono stanchi fisicamente e mentalmente. Sappiamo che la matematica ancora non è con noi, ma dobbiamo lavorare e dare il massimo”.
La società si è messa in gioco con voi, premi play off?
“Vogliono che noi giochiamo per vincere. Ma questo è scontato per chi lavora con me. Non esiste il traguardo raggiunto. La società la sentiamo, ma poi non è semplice a livello pratico come ha dimostrato la sfida con il Ravenna. Non c’è nulla di facile, questo è stato un campionato logorante dal punto di vista fisico e mentale”.
Bisogna correre con lei per raggiugere i risultati. Pile ricaricate?
“Un giorno di riposo in più non cambia, ma mentalmente sono convinto che è stato utile. Ripartire concentrati e vogliosi è quello che ho chiesto. Noi siamo qui e vogliamo finire al meglio, anche perché affronteremo squadre di livello e arrabbiate come il Feralpisalò. Siamo pronti”.
Per i play off bisogna vincere in trasferta, cosa mai successa. Cornacchini, cosa è mancato?
“Ho il rammarico di aver perso Cognigni per infortunio contro il Fano. Per noi era fondamentale e stava benissimo fisicamente. Ho il rammarico del ko a Mantova, dove ingiustizie ci hanno penalizzato. Ho il rammarico che se non vinci fuori casa significa che qualcosa si poteva fare meglio. Ma sono soddisfatto della squadra, so che si vince solo se teniamo i ritmi alti e per questo ho cambiato il sistema di gioco, non avendo più una punta che corre tanto come Luca”.
Cosa cambia tra casa e fuori?
“Io lo so cosa cambia. Non è il pullman che porta via le energie, non è più il pubblico. Se non vinci c’è sfortuna ma anche altro, che però tengo per me”.
Risorse in più su cui puntare?
“Boateng è uno di quelli che entra nel secondo tempo e può spaccare una gara. E infatti così è andata a Ravenna. Lui è un giocatore particolare, è così veloce che può creare la giocata da solo. L’ho avuto poco, quando c’è la differenza la senti e soprattutto gli avversari sanno che devono abbassarsi un po’ di più”.
Ora quattro gare, cosa attendersi?
“Di certo non ci sarà nessuno che si rilassa. Primo perché dobbiamo salvarci, poi perché la voglia di lavorare va premiata. La società ci ha chiesto di finire con più punti possibile”.
Recchioni fortino, pronti per le ultime due in casa?
“Intanto domenica una gara difficile, il Feralpi ha delle grosse qualità, è forte e ha centrocampisti pronti a inserirsi. Abbiamo due terzini giovani e di prospettiva”.
Sguardo al campionato, tutto deciso?
“Chi andrà su non è ancora definito. Ci sono tre squadre che se la giocano fino alla fine. Il fondo classifica è complicato. Il Legnago è un gruppo in grande salute, fisicamente forte e questo farà la differenza”.
Cornacchini, stupito della Samb che vince in campo mentre fuori c’è il caos?
“Conoscendo Montero è uno che non lascia mai nulla al caso. A livello di personalità e grinta sa usare ogni energia. Giocare senza prendere soldi è complicato, ma è un gruppo molto forte. Lì si vede la mano del mister”.
r.vit.