ASCOLI PICENO – C’è un giovane talento della dirigenza nel mondo del calcio che partito da Ascoli Piceno, dove scriveva articoli studiando tutto del mondo del pallone, è arrivato alla Feralpisalò e con la squadra del re dell’acciaio Giuseppe Pasini, è approdato in sieri B.
Un presidente ricchissimo, l’azienda fattura quasi due miliardi di euro, ma ben piantato a terra, come l’acciaio. L’arrivo nella seconda serie è il frutto di un lavoro che ha radici lontane, un progressivo rafforzarsi per una società che rappresenta una cittadina bresciana di 10mila abitanti.
In panchina, a guidare i giocatori, c’è Stefano Vecchi, un mister cresciuto nell’Inter che ha saputo in primis dare alla squadra una difesa solida, capace di subire solo 21 reti. E così dominare il girone chiudendo con 9 punti di vantaggio sul Pordenone.
Ma è dietro la scrivania che si è deciso un po’ tutto. E su quella poltrona c’è Andrea Ferretti, classe '86, data che lo rendo il più giovane Ds d’Italia. Dalla redazione del Corriere Adriatico nel 2017 partì al seguito di Francesco Marroccu. Prima team manager, poi direttore tecnico e lo studio di due dirigenti come Andrissi e Magoni. Infine, la scelta della società. Che l’ha reso felice e orgoglioso, come racconta all’Italpress.
“Ero sicuro che saremmo saliti in B, solo che ora dobbiamo costruire una squadra capace di salvarsi senza patemi. Manterremo il blocco della rosa che ci ha portato in cadetteria, inserendo qualche elemento di esperienza. Non vediamo l'ora di confrontarci con realtà importanti e blasonate. Sono certo che lo faremo con grande determinazione e umiltà”.
Un problema è lo stadio, quello di Salò ha una capienza di soli 2300 posti, troppo pochi per la B. impensabile ampliarlo peer l’inizio del campionato, quindi la squadra dovrà emigrare al "Garilli" di Piacenza non avendo per ora la disponibilità del Rigamonti di Brescia.