Situazione pandemica ancora non definita, questione russa ben avviata, ma l’ok al vaccino Sputnik con possibili corridoi verdi da definire. Per questo Valentino Fenni, vicepresidente nazionale di Assocalzaturifici e presidente dei calzaturieri di Confindustria Centro Adriatico, ha deciso di scrivere a Gianni Russo, presidente di Lineapelle, e alla direttrice Fulvia Bacchi.
“Ricevo ogni giorno telefonate di imprenditori che chiedono una sola cosa: spostare la fiera Lineapelle da febbraio (22-24 le date) a marzo, come fatto da Micam e Mipel (11-13 marzo).
Sono numerose le aziende associate a Confindustria che sperano nella riprogrammazione di Lineapelle per poter operare in un contesto economico e sanitario più sereno e definito. Posso comprendere le motivazioni che vi hanno spinto, per ora, a non rinviare la fiera, che conta su 900 espositori prenotati. Ma, come fatto dal Micam, il posticipo garantirebbe di certo una fruizione maggiore, soprattutto a livello di buyer.
A chiederlo sono gli accessoristi, anche di Macerata, che sono un perno del distretto della moda. Spostare la data sarebbe un segnale di ascolto dei territori. La decisione di non posporre rischia di diventare un danno per tutti, soprattutto in una fase come questa in cui ogni imprenditore vorrebbe solo pensare al rilancio commerciale e produttivo.
Senza temere di sprecare ingenti risorse per prendere parte a un evento fondamentale che la pandemia potrebbe penalizzare, nonostante gli sforzi che come sempre i vertici di Lineapelle mettono in campo”.