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Fenni, Mazza e Zengarini a colloquio con Giorgetti. Lucentini: "Ha aperto sulla decontribuzione, al lavoro per ristori veri"

9 Maggio 2022

di Raffaele Vitali

MONTEGRANARO - “Giancarlo, ci devi dire quel che si può fare e quello che non possiamo inseguire. Altrimenti parliamo del nulla” così ha esordito Mauro Lucentini, l’onorevole di Montegranaro che ha preso parte all’incontro di Senigallia con i vertici della Regione Marche e del Governo.

Un incontro che a un certo punto ha vissuto una parentesi, con il ministro che si è alzato ed è andato a parlare con Valentino Fenni, Graziano Mazza e Rodolfo Zengarini, tre nomi di punta del distretto calzaturiero. Con loro anche il presidente della Camera di commercio Sabatini, l’assessore Carloni e il consigliere regionale Marinangeli. Sul tavolo Fenni ha fatto trovare quattro tre questioni: “Nuovi parametri per i ristori, cassa integrazione, decontribuzioni e pagamenti dalla Russia”.

Mauro Lucentini, come si organizza un incontro privato con il ministro Giorgetti per i calzaturieri?

“Lo si fa cogliendo l’occasione. La conferenza delle regioni degli assessori allo Sviluppo economico, con l’assessore Carloni capofila. Abbiamo approfittato portando qualche imprenditore calzaturiero e il presidente della sezione di Confindustria Fermo, Valentino Fenni”.

Lucentini, si confermano le sue buone relazioni con il Governo.

“Abbiamo parlato nell’ultimo mese un paio di volte con Giorgetti tramite il coordinatore della Lega Marchetti. Voleva aspettare le bozze dei decreti prima di fare il punto, non gli piace parlare senza carte”.

Quale era l’obiettivo?

“Trovare soluzioni a breve e medio termine, che significa parlare di decontribuzione. Il ministro ha aperto, anche per i nuovi assunti. Attualmente, se non sei al sud, riguarda solo dipendenti che arrivano da aziende in crisi. Per loro, decontribuzioni per nove anni. Noi vorremmo che fosse per tutte le assunzioni”.

Non basterebbe la Zes?

“È un passaggio, ma bisogna capire i tempi. Ho paura che la Zes abbia tempi lunghi, vorremmo un provvedimento di urgenza. E per questo con Carloni tra un paio di settimane faremo il punto al ministero”.

Breve termine quali richieste?

“Di calcolare il danno diretto causato dal conflitto in Ucraina per ottenere ristori. Però bisogna dimostrare che c’è stata la perdita di fatturato. Devo dire che Fenni con in mano l’ultimo decreto ha saputo portare i dubbi su alcuni decreti. Ed è servito, si parla di modificare le fasce di fatturato. Come hanno chiesto di venire incontro per le spese che servono a coprire lo studio delle black list in cui si trovano aziende e buyer russi. Siccome è una ricerca che ha un costo medio di 700 euro ‘a nome’…le imprese hanno chiesto un aiuto. Giorgetti ha spiegato che è una normativa europea, ma ragionerà su possibili aiuti”.

Giorgetti ha convinto gli imprenditori calzaturieri?

“Ha riconosciuto il distretto della calzatura e del cappello come livello primario per l’Italia. Già questo gli ha fatto capire ai nostri imprenditori che sono al centro dell’attenzione del Governo”.

@raffaelevitali

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