FERMO – “Buongiorno, siamo Rai 1, vorremmo intervistarla in merito al vostro sistema di detassazione che favorisce le famiglie e gli studenti universitari”. Se questa telefonata è arrivata al sindaco di Fermo Paolo Calcinaro il merito è, anche e soprattutto, di Savino Febi. L’assessore al Bilancio, uno dei più silenti dell’amministrazione, con i numeri ha dimestichezza, vuoi anche per deformazione professionale, è un insegnante. E con gli uffici ha costruito un sistema che permette al comune di Fermo di tenere una tassazione bassa salvaguardando i servizi e dando così al sindaco, volto politico della Giunta, la degna vetrina.
Due i punti chiave: “Notevole successo hanno avuto anche le iniziative tese ad abbattere il carico Tari per gli utenti con basso ISEE (ammesse al beneficio consistente nell’abbattimento di una rata, n. 251 domande) ed anche quella che ha concesso un contributo per le famiglie con un figlio studente universitario “fuori sede” (n.236 ammessi al beneficio). Non solo, il Comune di Fermo si è segnalato come uno tra i pochi che a livello nazionale hanno deliberato il regolamento sul Baratto Amministrativo: la possibilità di pagare i tributi non in denaro ma con prestazioni di lavoro in qualche misura utili per la collettività” sottolinea l’assessore.
Nel 2019 il settore Bilancio è stato interessato anche da una vasta campagna di recupero dei tributi evasi che ha permesso di portare linfa alle casse evitando così di attingere ad anticipazioni di cassa nell’esercizio 2019 “e si può tranquillamente affermare che questo è un indice di buona tenuta generale dei conti, considerato tra l’altro che le norme attuali prevedono che in caso di finanziamenti da terzi di opere pubbliche occorre pagare e chiedere a rendiconto il rimborso. I tempi per i rimborsi finora, sia da parte della Regione che dello Stato, si sono rivelati molto lunghi e si è in attesa di rimborso di cifre che sono state rendicontate da mesi”.
L’attività del 2019 si è concentrata, per l’imposta comunale sugli immobili sul lavoro di controllo finalizzato alla emissione degli avvisi di accertamento IMU e Tasi per gli anni d’imposta 2014-15 (3800 avvisi per IMU per un accertato di 2.100.000 e 2800 avvisi Tasi per un accertato di 354.000). Questa attività di recupero ha portato ad un incasso totale di 1.280.000 nel corrente anno. “Per le somme ancora non incassate, l’ufficio tributi sta attuando procedure di rettifica dell’accertamento e di rateizzazione da portare a compimento con un rapporto diretto e collaborativo con il contribuente dividendo le procedure tra chi è sotto e chi è sopra i duemila euro. In totale sono 21mila gli euro recuperati sulla Tasi, 16mila e 800 quelli dall’Imu, 10mila dagli asili nido e 2mila euro in più dalla tassa di soggiorno che ha garantito all’assessore al Turismo 52mila euro di entrate.
r.vit.