di Raffaele Vitali
PORTO SANT’ELPIDIO – Tra critiche, spesso aspre, e applausi, il sindaco Nazareno Franchellucci scelse anni fa una linea per Porto Sant’Elpidio. Lui la immaginava sempre più pedonalizzata, più a misura di famiglia e di aperitivo. Una scelta che ha portato alle onerose riqualificazioni di via Battisti, piazza Garibaldi e via Principe Umberto. Ma quelle strade, assieme al lungomare ampio e ciclabile e alle infinite spiagge libere, rappresentano ora la speranza di ripresa per bar, ristoranti e locali in generale anche in tempo di Coronavirus.
Spazi a disposizione, aree ampie che il comune ha deciso di riempire. Il come lo spiega lo stesso sindaco: “Dobbiamo essere pronti per il giorno in cui il Governo deciderà che si può ripartire e in che modo. Ma una cosa è certa: attività legate alla ristorazione o al comparto turistico/balneare potranno riaprire solo con un’adeguata garanzia di distanziamento sociale che, tradotto, vuol dire inevitabilmente o meno clienti o più spazio a disposizione”.
OCCUPAZIONE SUOLO PUBBLICO
Gli spazi da sempre costano, ma non questa volta: “In attesa delle decisioni nazionali, come enti locali vogliamo incidere. Per bar e ristoranti, garantendo la sicurezza stradale e dei passanti, stiamo predisponendo, gratuitamente, occupazioni straordinarie e temporanee di suolo pubblico da far attrezzare alle attività commerciali per poter garantire il distanziamento adeguato. Porzioni di parcheggi, aree verdi, marciapiedi di grandi dimensioni con parziali e temporanee pedonalizzazioni di strade potrebbero permettere di ottenere questo risultato" spiega Franchellucci.
Si parte da quello che c’è, ma il Comune è anche pronto ad agire in altre zone se necessario con riduzioni di aree carrabili per favorire chi da due mesi è senza clienti e quindi senza reddito, ma anche la stessa Porto Sant’Elpidio che ha una conformazione tale che la agevola rispetto ad altre località.
USO SPIAGGE LIBERE
Spostandosi dal centro alla spiaggia, invece, come anticipato anche dal comune di Fermo, l’Amministrazione sta lavorando per avere deroghe dal demanio per consentire l’utilizzo di parte dei tratti liberi da parte dei concessionari, “che già nella nostra città affrontano una situazione complessa. Questa scelta nascerebbe d’intesa con i concessionari che in cambio di spazio garantirebbero la vigilanza sul distanziamento sociale anche nei tratti garantiti e confinanti di spiaggia libera”.
Due mosse per preparare la fase 2, “sempre in attesa che dal Governo arrivino risorse e azioni concrete. Noi sindaci ci aspettiamo tanto e nel nostro piccolo agiamo, partendo da quello che abbiamo e altri stanno costruendo, una città ripensata e pedonalizzata che può dare spazio alle attività”.