PORTO SAN GIORGIO - Tubi di plastica, polistirolo e bottiglie: è il “bottino” che il gruppo fermano di Fare Verde ha portato via dalla spiaggia di Porto San Giorgio, prima azione di sensibilizzazione della realtà appena nata e che ha come referente la veregrense Catia Latini. «Fare Verde – ha spiegato – è prima di tutto un gruppo di volontari che condividono la passione, ma anche la responsabilità, della tutela del territorio che ci circonda. E che vuole declinare l’ecologia secondo la sua caratteristica attitudine del fare».
Presente al debutto del gruppo fermano il presidente nazionale dell'associazione Francesco Greco e il consigliere regionale Andrea Putzu, «Ogni volta che sento parlare dell’ambiente – ha detto quest'ultimo – sembra come se fosse monopolio della sinistra. Voglio, invece, testimoniare che la nostra storia e la storia di Fare Verde hanno radici profonde e che l’attaccamento al territorio è un valore che a destra è alla base della nostra quotidianità».
«In Regione – ha proseguito il consigliere di Fratelli d'Italia –, parlare di ambiente presuppone anche fare un ragionamento sulla mancata programmazione di tutti questi anni. Occorre colmare il gap infrastrutturale e focalizzarsi sul recupero e sulla valorizzazione del patrimonio architettonico e culturale dei nostri centri storici. Tutti obiettivi per cui in maggioranza stiamo lavorando alacremente».
A Greco le conclusioni. Il presidente nazionale dell'associazione ha parlato di «una bella giornata che fa promettere bene per quello che è il futuro di Fare Verde a Fermo e nelle Marche, dove mancava da quindici anni». «Siamo qui – ha proseguito Greco – a parlare di cose quotidiane: saper convivere con il rifiuto che può diventare risorsa. Lo stiamo dicendo in Italia nel 2021, ma i nostri vicini europei lovstanno dicendo da decenni».