FERMO – Il mondo a sostegno di Paolo Calcinaro, sindaco uscente alla guida di una compagine civica, è quanto di più vario. Ma una cosa l’ha caratterizzato fin dal giorno dopo l’elezione: la compattezza, la passione, l’amicizia. Tanti consiglieri ne sono esempio, da Pascucci a Iacopini, da Monteleone alla Luciani, l’elenco potrebbe essere infinito. In questo gruppo Cristian Falzolgher, consigliere comunale e provinciale uscente, è un po’ l’emblema tra riunioni e mani sporche per spostare transenne.
Cristian Falzolgher, dopo cinque anni di impegno e stress, ma chi glielo fa fare di riprovarci con la lista ‘Non mi Fermo’?
“Penso di essermi impegnato, con correttezza. Non ho guardato al voto, ho sempre risposto a chi mi chiedeva. Se puoi essere un punto di riferimento politico, puoi risolvere i problemi, la passione ti dà la forza di continuare. Niente di più”.
Campagna elettorale strana, come la sta conducendo?
“Nel modo più sereno possibile. Chiedo la fiducia e lo faccio in modo tranquillo, puntando su quello che ho fatto”.
Cosa chiedono gli elettori in questo periodo?
“Di non disperdere quanto fatto da una amministrazione eccezionale”.
Qualcosa le fa dire ‘potevamo fare di più’?
“Quello è il presupposto, bisogna sempre tendere al massimo. Ma secondo me abbiamo saputo raggiungere tutti i quartieri di Fermo”.
Falzolgher, destra e sinistra, non c’è davvero più differenza?
“Lo pensavo prima dei cinque anni con Paolo. E questo periodo con il sindaco me lo ha confermato. A livello comunale non si può ragionare per lati, è la città il riferimento. C’è una idea di destra buona, la si attua. E questo vale per la sinistra”.
Veniva dal Centro e ora Torresi, il più marcato politicamente. Perché?
“Ho deciso di appoggiarlo perché con lui in questi cinque anni abbiamo lavorato insieme. Dalla scuola di Torre di Palme alla rotonda. E nella lista ‘Non mi Fermo’ ho trovato supporto. Ho scoperto un gruppo che ha saputo sostenere Mauro e Massimo. E quindi farne parte è ottimo. Torresi di destra? Ha il suo pensiero politico, ma la mente aperta. Lo dimostra anche che ha trasformato una lista di Marina Palmense in una della città piena di anime diverse”.
Perché lui e non Trasatti che invece ha inglobato ‘Il Centro’ di cui faceva parte?
“Non è una questione di Trasatti, io ho scelto Torresi. E dopo questa campagna elettorale sono ancora più convinto”.
Il punto di forza della vostra coalizione è stato l’essere un gruppo, cittadini semplici, per lo più senza esperienze precedenti, diventati consiglieri. Cosa accadrà ora con l’arrivo di tanti politici di esperienza?
“Ho massima fiducia in Paolo Calcinaro. Lui è il garante, non avremo problemi. Sono convinto che l’unità non mancherà, anche con l’ingresso di veterani”.
Lo immagina Bargoni spostare i tavoli alle feste come lei e il mondo di Piazza Pulita?
“Perché no, una volta che si fa parte di un gruppo. Non mi meraviglierei”.
Oltre che in Comune, impegno anche in Provincia, cosa le ha dato?
“Una grande crescita. La doppia carica è stata impegnativa, ma questo mi ha permesso di dare una ‘doppia’ mano a Fermo. E la rotonda di Marina Palmense lo dimostra. Sono convinto che gli enti debbano lavorare insieme per il bene comune”.
Un consiglio a Calcinaro per il secondo mandato, dove può migliorare?
“Non devo dare consigli, so che lui si impegnerà ancora di più. Non è uno che si gongola sulle cose fatte. Quindi non devo certo essere io quello che aggiunge un carico di lavoro”.
Che giudizio dà dei candidati sindaco al termine della campagna elettorale?
“A differenza loro io non do giudizi. Guardo solo alla nostra squadra”.
Referendum vota Sì o No?
“Voterò sì, credo che il Parlamento vada alleggerito”.
Raffaele Vitali