FERMO – Stava nuotando vicino agli scogli, quando si è fermato perché colpito da qualcosa: si avvicina e davanti si ritrova un mucchio di proiettili. A quel punto ne prende tre e li porta a riva. Parla con la titolare dello chalet Dolce Vita sul lungomare centro, arriva il bagnino di salvataggio e dopo pochi minuti la Capitaneria di Porto e a seguire la Polizia.
Il ragazzo che li ha trovati vive in Germania ma passa le vacanze a Porto San Giorgio da anni. Quando sono arrivati gli agenti della Polizia è scattata la chiamata alla Scientifica. Via le scarpe, e con il pattino l’agente è arrivato fino agli scogli nel tratto di mare davanti allo chalet. Un lavoro attento di recupero dei proiettili, circa una trentina. Un po’ arrugginiti, un po’ ancora perfetti, non dovevano essere in acqua da troppo tempo.
Sulla battigia i colleghi del comando di Fermo, il dirigente della Mobile e il personale della Capitaneria, oltre a tanti curiosi preoccupati. Ora il compito più complicato, quello di risalire all’arma che avrebbe dovuto usarli. Poco più un mese fa, una sparatoria sul lungomare, proprio in quella zona.
Da capire se i due fatti sono collegati. I proiettili erano stati posizionati in un punto degli scogli ben raggiungibile con la bassa marea, ma destinato a finire sotto l’acqua con le prime onde. Perché metterli proprio lì? Un nascondiglio riuscito male o altro?
Raffaele Vitali