MILANO / MONTEGRANARO – Con fiducia verso Micam, Mipel, Lineapelle e ovviamente la Milano Fashion Week.
Questo perché il fatturato 2023 della moda è previsto in crescita del +4.5% sul 2022 stando ai Fashion Economic Trends diffusi dalla Camera Nazionale della Moda guidata da Carlo Capasa.
“La moda sta dimostrando una forza incredibile. Nessuno - ha spiegato Capasa - pensava che avremmo recuperato le perdite della pandemia. Ad aprile c'è stato un rallentamento e prudenzialmente abbiamo previsto una crescita del 4,5% che è una crescita reale e un dato molto positivo in questa congiuntura”. Brillante è stato il primo trimestre per il fatturato dell'industria italiana della moda, che ha poi rallentato nel secondo, con un leggero segno negativo ad aprile rispetto allo stesso mese del 2022. Nel complesso del primo semestre, tuttavia, la performance resta positiva (+7%).
Per quanto riguarda l'export nei primi cinque mesi del 2023 la moda è aumentata del +7,4% e, in particolare, la moda donna dell'11,4%. “Dati ancor più significativi - ha sottolineato Matteo Zoppas presidente di Ice - perché seguono quelli di un anno eccellente: nel 2022 le esportazioni della moda italiana avevano superato gli 80 miliardi con un balzo di quasi il 18% rispetto al 2021 e la moda donna aveva raggiunto i 9,3 miliardi di export (+16%)”.
Il merito? Nessun dubbio peer Zoppas: “Va alle 60 mila imprese del comparto e ai loro 500 mila addetti, che hanno saputo fare fronte alle difficoltà della pandemia e alle conseguenze dei conflitti bellici internazionali con risultati davvero notevoli”.
Guardando al rallentamento, ha influito il tema prezzi. Nei settori 'core' il secondo trimestre mostra segni negativi della produzione nazionale, in particolare nei mesi di aprile e maggio e soprattutto nei comparti di produzione dei beni intermedi, tessile e pelle. Nel semestre, la produzione nazionale nei settori 'core' si è ridotta del 5% rispetto al primo semestre 2022.
La crescita dei prezzi retail nel primo semestre è invece stata contenuta (+3% su base annua), di molto inferiore all'inflazione generale (+8,1%). Le rilevazioni sulla fiducia dei consumatori mostrano un miglioramento nei primi 3 mesi, una stabilizzazione nel secondo trimestre e un peggioramento a luglio e agosto. Anche la fiducia delle imprese ha subito una costante riduzione a partire da aprile.
In questo clima si aprono le fiere e si avvicina la Milano Fashion Week, che sarà all'insegna dei debutti tra il 19 al 25 settembre. Ci sarà la prima sfilata Gucci con la direzione creativa di Sabato De Sarno e vedrà per la prima volta in passerella il brand Tom Ford in cui debutta Peter Hawkings.
I numeri sono importanti: 176 appuntamenti, 67 sfilate, di cui 2 doppie sfilate, 62 fisiche e 5 digitali, 72 presentazioni, 4 presentazioni su appuntamento e 33 eventi. Tra i debutti in calendario sfilate, anche quelli dei brand Avavav, Chiara Boni, Karoline Vitto supported by Dolce&Gabbana, Rave Review e The Attico. “Non riusciamo più a trovare slot per le sfilate, c'è una densità pazzesca.
Stiamo parlando con le altre fashion week per avere un giorno in più a inizio settimana” aggiunge Capasa. Non sarà però facile, si tratta di «cambiare i calendari internazionali», strutturati per non accavallare una con l'altra le varie manifestazioni. Nel caso di Milano, è Londra la fashion week immediatamente precedente.
Da non perdere il 19 il Breast cancer fashion show, una sfilata di sensibilizzazione sul tema del cancro al seno organizzata da Cancer Culture, Fondazione Ieo-Monzino, Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, in collaborazione con Art+Vibes, con il patrocinio di Camera Nazionale della Moda Italiana e con il supporto di Camera Moda Fashion Trust.
Tra gli appuntamenti della settimana, anche vari anniversari: i 70 anni dei Fratelli Rossetti, i 40 di Moschino e i 10 di Genny sotto la direzione creativa di Sara Cavazza Facchini. Attesa per il 20 settembre quando si terrà l'evento di lancio della Collezione Moncler x Pharrell Williams. Il 22, invece, tocca a Tod’s, che vola in Borsa dopo la semestrale, portare in passerella l’ultima collezione, dopo 4 anni di collaborazione, del direttore Creativo Walter Chiapponi.
Raffaele Vitali
