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Export alle stelle, Fermo al top: +20%. Sabatini porta il mondo dell'economia nelle Marche: mille incontri b2b per le aziende

15 Giugno 2023

FERMO – Si produce nelle Marche, si vende nel mondo. Vola l’export marchigiano, grazie al farmaceutico, ma tutte le province crescono tranne Pesaro, -1,1%. Al primo posto Ascoli Piceno, con oltre quattro volte il valore del primo trimestre 2022, seguono Fermo (+19,8%), Macerata (+12,7%) e Ancona (+1,7%).

Il primo mercato della manifattura è la Cina (3,5 miliardi mentre erano meno di 78 milioni nel 2022), poi Belgio (833 milioni), Usa (405,1 milioni), Francia (403,4 milioni) e Germania (403,1 milioni), paese quest’ultimo che pesa sul settore calzaturiero visto che è il primo mercato ma ha smesso da tempo di correre.

“Le esportazioni valgono 8.066 milioni di euro, un incremento dovuto agli articoli farmaceutici-chimico-botanici, che segnano l'andatura delle esportazioni qui come altrove in Italia. Il segno più, anche al netto di questo comparto, nelle Marche ci dice che il sistema produttivo è vivo, vigile e reattivo quando ci sono gli stimoli giusti" commenta Gino Sabatini, presidente della Camera di Commercio delle Marche.

Tolto il farmaceutico, la crescita della Regione è del 4,5%. Oltre alla farmaceutica (4,87 miliardi pari a oltre 5 volte il valore del primo trimestre 2022) bene il tessile, abbigliamento, pelli e accessori (687,1 milioni di euro con +22,1% di cui le calzature valgono 401,9 mln euro  +20,3%.), macchinari e apparecchi (654,6 milioni per un +18,1%) e prodotti delle altre attività manifatturiere (227,6 milioni per un +12,3%), male invece metalli di base e prodotti in metallo esclusi macchine e impianti (437,2 milioni e -10,2%), apparecchi elettrici (337 milioni e -3,7%) e gomma e materie plastiche (201,4 milioni e -6,4%).

Su questi dati arriva il ‘calma’ di Cgil e Confindustria Marche, mai così in sintonia: “Senza la farmaceutica siamo sotto la media nazionale". Aggiunge Cardinali: “Per questo dobbiamo continuare a lavorare per supportare la vivacità e la crescita dell'intero sistema produttivo regionale affiancando le imprese e aiutandole a mantenere e accrescere la presenza delle nostre produzioni sui mercati internazionali".

Per la Cgil: “In Italia l'export depurato dei due settori segna una crescita vicina al 9%, quindi cresciamo ma meno della media nazionale. I dati dell'export vanno seguiti con grande attenzione perché, a fronte di una tenuta ancora buona dell'export marchigiano nel primo trimestre, già in questo secondo trimestre e per tutto l'anno rischiano di crescere i condizionamenti dell'inflazione sia sul mercato interno sia su quello europeo e degli Usa”.

Anche di questo di parlerà da venerdì con la regione a trainare il Centro Italia e l'Italia in generale grazie al presidente Sabatini che ha organizzato la 32/a Convention delle Camere di Commercio italiane all'Estero. Appuntamento a Colli del Tronto dal 16 al 19 giugno.

“Saranno circa 200 i rappresentanti delle Camere di Commercio Italiane all'Estero ad arrivare nelle Marche. Sono già programmati oltre 1.370 incontri personalizzati con 260 imprese che vogliono internazionalizzarsi, e le Camere hanno mostrato quest'anno un fortissimo interesse nei confronti del tessuto imprenditoriale marchigiano partecipando attivamente nella programmazione degli incontri B2B, a conferma della forte interconnessione che la rete camerale italiana all'estero vuole avere con i territori e sui territori” spiega Sabatini che ha nel Governatore Acquaroli il primo alleato.

A Colli del Tronto, sede della convention, sono rappresentati tutti i settori produttivi, a partire dalle imprese turistiche. Massiccia presenza di agroalimentare, moda e subfornitura meccanica; non mancano le start up innovative, che Camera Marche porterà nel territorio ascolano anche il 29 giugno, con SMAU Marche, e spin off universitari.

"Le imprese che si sono iscritte sono interessate soprattutto a trovare partner tecnici, fornitori di materie prime e soprattutto a orientare il proprio export verso nuove destinazioni. Tra le Camere estere  più richieste dagli imprenditori marchigiani quelle di New York, Tokyo, Dubai, Francoforte, Amsterdam e Singapore" conclude il numero uno della Camera.

@raffaelevitali

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