di Rafffaele Vitali
FERMO – La settimana delle Marche all’Expo si avvicina. Il presidente Francesco Acquaroli, impegnato a Roma nell’elezione del Presidente della Repubblica, ci crede: “Dubai per noi è importante. Per questo abbiamo creato una grande rete di partner, partendo dalla Camera di Commercio e tanti privati”. Incluso Acanto che ha realizzato la nuova grafica promozionale della regione.
Le Marche saranno protagoniste dal 21 al 26 febbraio (il 22 con Tipicità). “’La bellezza unisce le persone’ è uno dei temi di Padiglione Italia. La bellezza noi l’abbiamo tradotta come eccellenza dei produttori”. Carloni presenta così il marchio che accompagnerà le Marche all’Expo Dubai, l’immagine internazionale. “Il 21 febbraio ci sarà la partecipazione dei vari testimonial, tra cui il tecnico della Nazionale Roberto Mancini”.
Innovazione e tecnologia entreranno nel padiglione, con il filone della sostenibilità e del benessere. “Racconteremo le Marche usando diversi pilastri. Partiremo dal distretto biologico unico che ha riunito 2100 imprese, per un fatturato di 100milioni di euro. E poi la blockchain per la tracciabilità con Unimc e Politecnica. Le strategie architettoniche innovative e la rigenerazione urbana, oltre alla cantieristica di lusso di yacht, fino all’alimentazione e sostenibilità con Camerino e Urbino”. Praticamente mancano solo le scarpe che da sempre fanno delle Marche il primo distretto della moda d’Italia per numero di aziende.
Le Marche hanno anche contribuito, con alcune imprese, alla costruzione di Expo Dubai, tre in particolare. “A settembre abbiamo presentato un bando per coinvolgere, con la Camera di Commercio, per costruire il programma. Saremo protagonisti dentro e fuori Expo, con 19 eventi e 30 aziende coinvolte. Progetti nati dal basso, davvero sulle esigenze degli imprenditori”.
Carloni vuole rilanciare gli ottimi rapporti che l’ex presidente Spacca fin dal 2005 aveva avviato con quel pezzo di mondo. “Diversi scambi economici e commerciali negli anni, poi un rallentamento. Ora vogliamo riprendere il lavoro e l’Expo offrirà anche questa occasione. Dubai è una piattaforma per la vasta area geopolitica tra Arabia e India. Per questo speriamo di firmare un memorandum di intesa tra regione, Camera di commercio delle Marche e Camera di Commercio di Dubai, per rendere i due territori reciprocamente attrattivi e pianificare nuove strategie”.
Si parte quindi da ‘Marche land of excellence’. “Noi vogliamo dare una immagine chiara, tutelando il tanto che abbiamo. Vogliamo creare un effetto internazionale di identificazione. Ritengo che excellence riunisce il bello. D’ora in poi in tutte le fiere chiederemo alle imprese di veicolare questo logo e questa parola che deve renderci tutti orgogliosi”.
Gino Sabatini, come presidente della Camera di Commercio delle Marche, ha investito 150mila euro, che si aggiungono a quelli della regione, per “facilitare le imprese a partecipare. Noi crediamo nei progetti che partono dal basso, soprattutto quando si definiscono le linee nella internazionalizzazione insieme con l’assessore Carloni”.
Insieme stanno definendo il programma delle fiere 2022 e il bando di compartecipazione con 1,6milioni di euro equamente divisi tra Camera e Regione. Nel mentre non si fermano gli investimenti nel mondo digitale e per le Pmi in campo innovativo: “Noi vogliamo creare una Silicon Valley marchigiana”. L’ultimo obiettivo per Sabatini “è creare un punto fisso a Dubai per dare risposta alle imprese che abbiano bisogno di servizi nell’area degli Emirati Arabi, ma anche dell’Africa che è un mercato da seguire. Dentro il protocollo che firmeremo ci sarà anche questo”.
Carloni è convinto che le Marche saranno davvero un terreno fertile per ricerca e innovazione, oltre che di trasferimento tecnologico. “Presenteremo una mappa interattiva del sistema produttivo marchigiano con quelli sfitti e subito usabili. Così come abbiamo messo in atto misure di reshoring per far tornare le imprese a produrre nelle Marche. Uniamo bellezza, incentivi e una supply chain già strutturata. L’azione, d’ora in poi, sarà sempre più sistemica e avrà una identità sempre più forte. Per questo vorremo che in ogni evento di incoming, nelle fiere, tutto sia coordinato con questo marchio che diventa la nostra bandiera. A Dubai dimostreremo che le Marche, che sembrano sempre divise, in realtà sanno muoversi in maniera compatta e determinata”.