Una cosa però è certa per il sindaco: “Il privato dovrà avere un percorso concertato con il Comune. Ci sarà la possibilità di tenere l’area al meglio attraverso anche opere compensative".
FERMO – “Un milione e mezzo di euro (LEGGI) come offerta non me la aspettavo, ma credo che nessuno lo pensasse”. Il sindaco Paolo Calcinaro, accusato dalle forze politiche di minoranza di aver lasciato nelle mani del privato un’area strategica come quella dell’ex stazione di Santa Lucia (leggi), commenta a caldo il dopo asta.
“Non demonizziamo il privato. Riqualificazioni buone la città ne ha avute, pur con il voto contrario di alcune parti del consiglio che oggi non possono che ammirare il lavoro fatto. Preferire la via pubblica, impegnando importanti risorse, quando hai altre esigenze come strade, scuole e quartieri è anacronistico. È antistorico demonizzare il privato. Può dirlo solo chi non sa cosa significa al giorno d’oggi amministrare un Comune”.
È tranquillo, pronto a parlare con Cardinali: “Non è un problema, lo farò, mi aveva chiamato per dirmi che avrebbe partecipato, ma non so cosa voglia farci”. Una cosa però è certa per il sindaco: “Il privato dovrà avere un percorso concertato con il Comune. Ci sarà la possibilità di tenere l’area al meglio attraverso anche opere compensative. E poi non è ancora detta l’ultima parola. Se la Steat dovesse decidere di pareggiare l’offerta, sa che noi fino a 250mila euro siamo disposti a supportare l’operazione. Abbiamo preso l’impegno e resta sul tavolo fino alla chiusura della pratica”.
Insomma, avanti tutta come se niente fosse. Per ora non ha registrato neppure malumori in maggioranza: “A dire il vero non ne abbiamo parlato, ma se ci saranno necessità discuteremo insieme. Ma noi sappiamo bene cosa significa amministrare e cosa si può fare insieme con il privato. Basta guardare Lido di Fermo, come è cambiata. O Salvano. Poi, se tutto resterà così, con l’area in mano a Cardinali, faremo come sempre il meglio della città, utilizzando le risorse comunali dove necessario”.
Ultima riflessione, se non fosse chiara la sua visione di amministrazione: “Non si può immaginare tutto in mano al pubblico, si rischiano favole difficilmente a lieto fine. In questo caso tra l’altro il privato è una persona di Fermo, che conosce bene la città e sa anche cosa in quella zona serve, a cominciare da un percorso pedonale, su cui stiamo lavorando insieme con la rotatoria che andrà a bando a breve. Era meglio un centro commerciale? Intanto anche per quello sarebbe servita una variante e quindi l’intesa con il Comune. Operazioni che, in ogni caso, portano benefici alla collettività, questo lo posso ribadire con forza”.
Raffaele Vitali