“Di certo vigilerò, sono pronto a interessare la Corte dei conti” ribadisce il consigliere Marcotulli.
PORTO SANT’ELPIDIO - Ex Gigli, mancano 450mila euro, chi paga? In attesa che la risposta sia chiara, emerge un dato: il sindaco Nazareno Franchellucci è in perfetta sintonia con la proprietà, quindi va contro se stesso. Perché la proprietà chiede, senza se e senza ma, al Comune la somma pattuita di 1,95milioni di euro e non quella di 1,5 decretata dal demanio per l’ex Gigli.
“Il rischio di finire in tribunale è molto alto, diventa quasi evidente” ha sottolineato il consigliere Giorgio Marcotulli. Eppure il sindaco Nazareno Franchellucci è sereno. Forse sa già che nella legge di Bilancio allo studio in Parlamento verrà tolta la norma che prevede il parere di congruità del demanio in casi come quello di Porto Sant’Elpidio. Ma questo al momento non è.
E di fronte a tutte le richieste e sottolineature del privato, dalla mancata considerazione del valore di alcuni spazi ai lavori in più effettuati che alzerebbero il costo rispetto all’1,9 milioni, l’unica soluzione è lo scontro. Che però Franchellucci esclude completamente: “La linea tenuta in questi miei primi 7 anni è stata di dialogo e concertazione schietta con il privato, ci ha permesso non solo di riqualificare il centro ma di dare, a tutta la cittadinanza, un immobile ristrutturato nel giro di un solo anno. E grazie a questo continuo dialogo, nonostante la proprietà parziale del bene non sia ancora stata trasferita al Comune, il privato più volte ha messo a disposizione gratuitamente l'uso di parte del Gigli”.
In questo quadro dialogante, in cui però Moreschini in maniera chiara con lettera protocollata chiede tutta la somma, maggiorata delle spese aggiuntive non preventivate, il sindaco è però convinto che tutto verrà risolto sotto l’albero di Natale: “È assolutamente vero che il privato nel corso dei mesi ha dovuto affrontare spese maggiori di quelle previste, due su tutte lo spostamento del boccascena (prescritto dalla soprintendenza) e l'impianto di dissuasione esterna per i volatili. Pertanto appare più che normale che la proprietà chieda quantomeno il rispetto di ciò che era previsto economicamente nel contratto preliminare. In questa ottica, non sussistono motivi né legati ai fatti né tantomeno ad aspetti di carattere contrattuale che possano suggerire alla parte politica ed all'organo tecnico di iniziare percorsi in controtendenza con quanto detto sopra e quindi di scontro con la proprietà. Approfitteremo dei giorni a venire di festività per approfondire con la proprietà alcuni possibili percorsi”.
Percorsi che secondo il sindaco porteranno nel 2020 il Comune a entrare in possesso della porzione pubblica. Ma allora, i 450mila euro chi li paga? In attesa di Babbo Natale, forse una parte il Comune se Moreschini quantificherà i lavori in più, che vanno pagati, in una somma attorno ai 200mila euro, finendo così per trovare un compromesso tra la speranza, 1,95, e la possibilità, 1,7milioni. “Di certo vigilerò, sono pronto a interessare la Corte dei conti” ribadisce Marcotulli.
r.vit.
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