PORTO SANT’ELPIDIO – La questione Gigli si stacca dai cartelloni, quelli contro di Fratelli d’Italia e quelli pro del Pd, e torna alle parole. “Sono ormai quarant’anni che si parla di Piazza Garibaldi, dell’ex Cineteatro Beniamino Gigli, del Mercato Coperto e di via Cesare Battisti. Un percorso lungo e accidentato ma, per quanto si possa dire, abbiamo una bella piazza, un corso animato divenuto punto di riferimento per i nostri giovani e non solo ed a breve inizieranno i lavori di riqualificazione del Mercato coperto” sottolinea Mariano Langiotti, politico di lungo corso, ex presidente del consiglio comunale e oggi consigliere Dem.
L’acquisto ormai vicino è per Langiotti la soluzione finale. “Un’occasione unica. Ogni investimento e miglioria per la città richiede l’accensione di mutui: anche il piano straordinario degli asfalti. Poiché la nostra posizione debitoria è diminuita, nonostante i molti lavori fatti (siamo passati dal 2013 al 2020 da 27 a 21 milioni), passando da una rata annua (tra parte interessi e capitale) di 2,918 milioni a 1,467 milioni, il nostro debito residuo ci consente di fare un ulteriore investimento”.
Tornando i numeri, il consigliere contesta i 3 milioni paventati dall’opposizione: “Il mutuo che si accenderebbe è di 2.236,200 euro e l’operazione è anche finanziata dalla alienazione del lotto di via Mameli, quello stesso lotto che è andato otto volte all’asta. Non abbiamo problemi con le critiche, ormai siamo abituati. Solo chi no ha idee per l’ex cineteatro si nasconde dietro le accuse di losco e marcio e diffonde l’idea che si voglia fare un regalo al privato. Certo è che senza mutui non ci sarebbero né il lungomare, né le nuove vie Cesare Battisti e Principe Umberto, né la piazza, né il piano degli asfalti”.