PORTO SANT’ELPIDIO – Niente da fare, la proprietà dell’ex Fim ha detto no alla richiesta di ridare il metro e mezzo di area pubblica oggi recintato per poter realizzare dei parcheggi comodi sul lungomare. Un no motivato da “impossibilità tecnica”. Questo ovviamente stupisce il consigliere Giorgio Marcotulli che era rimasto alle frasi del sindaco Franchellucci in consiglio comunale che aveva garantito la volontà della proprietà di restituire, non appena bonificata l’area, quel pezzo al Comune.
Ma la Fim, nella sua nota ben strutturata, chiarisce che questo non avverrà. La restituzione dell’area demaniale ricompresa nella recinzione dell’ex Fim al Comune non sarà affatto possibile «per oggettiva impossibilità tecnica»: lo mette nero su bianco la proprietà dell’ex Fim, rispondendo alla richiesta del Comune.
Il motivo è nelle conclusioni delle 18 pagine inviate: "In quell’ara sono incorso sia lavori d’escavazione sia il posizionamento di attrezzature tecnologiche necessarie per la bonifica. E tutto questo permarrà fino al termine dei lavori di bonifica. Per cui – firma il presidente del Cda Alberto Simonetti – non possiamo rispondere alla richiesta del Comune”.
Marcotulli aveva anche presentato una mozione che aveva trovato il plauso bipartisan e la garanzia degli uffici di buon esito. Semplicemente veniva chiesto che quell’area fosse la prima a essere riconsegnata per risolvere un problema di viabilità e parcheggio. Invece, quel ‘siamo d’accordo’ decantato ora diventa carta straccia.