PORTO SANT’ELPIDIO – Nessun ripensamento sulla strategia: le indagini integrative sull’inquinamento della Cattedrale Fim.
Dopo una breve riunione preliminare, sulla base di quanto deciso a novembre durante il tavolo tecnico e le indicazioni emerse in Conferenza dei servizi, il lavoro è iniziato. Tra circa un mese si effettuerà la seconda fase delle indagini, con la sabbiatura sui campi di prova.
In contraddittorio con Arpam sono stati individuati tutti i punti prelievo dei materiali da analizzare all’interno ed all’esterno della struttura, ad un’altezza di 1,5 e 10 metri dal suolo.
Sul posto non sono voluti mancare il sindaco e il suo vice, il consigliere Marcotulli, la proprietà, l’Università Politecnica delle Marche, l’Ecoelpidiense, la Soprintendenza, l’Arpam, l’Ast di Fermo, il laboratorio di analisi Ecocontrol e l’impresa Papa, esecutrice dei sondaggi.
“I campioni saranno consegnati e conservati, alla presenza dei tecnici Arpam, al laboratorio individuato per gli approfondimenti spiega Ciarpella. La giornata di è chiusa con i primi prelievi campione, le operazioni proseguiranno nel pomeriggio e nei giorni a seguire.
“Una volta completate le indagini integrative, avremo un quadro aggiornato e dettagliato sui livelli di inquinamento della cattedrale per poter riconvocare la conferenza dei servizi e valutare le eventuali variazioni al progetto di bonifica” conclude il sindaco di Porto Sant’Elpidio.