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Ex Fim, Ciarpella: "Il recupero sia sostenibile, no alla cementificazione". Legambiente: "La cattedrale deve essere il fulcro"

26 Gennaio 2023

Massimiliano Ciarpella

PORTO SANT'ELPIDIO - “La politica, oltre ad attivarsi affinché l’area Fim venga ovviamente riqualificata e restituita agli usi legittimi, deve avere come obiettivo quello di valorizzarne l’identità storica, nonché, anche in relazione al particolare momento che stiamo vivendo, di creare un modello di sostenibilità e di efficienza energetica, scongiurando un’estrema cementificazione e seguendo esempi virtuosi di centri urbani che sono riusciti a ridurre il loro impatto ambientale e migliorare al contempo la qualità di vita dei propri cittadini”. Le parole sono di Massimiliano Ciarpella, leader di uno dei movimenti civici di Porto Sant’Elpidio e dai più indicato come possibile candidato ‘vincente’ alle elezioni amministrative di maggio.

La questione è calda, lunedì si terrà la conferenza di servizi sul tema. E le associazioni ambientaliste si preparano, anche se solo come auditrici, a combattere. Intanto Legambiente mette un nuovo carico sul piano della proprietà di demolizione della cattedrale: “I politici locali e proprietà continuano a denigrare la Cattedrale dicendo che ormai è «un rudere», non vale più la pena insistere per tenerla in piedi. In merito a questa sprovveduta osservazione, ci chiediamo: chi ha agito per ridurla nello stato in cui è oggi? La proprietà non aveva forse l’obbligo per legge di conservare al meglio il bene vincolato?".

Secondo il circolo elpidiense di Legambiente "sul concetto di ‘rudere’ risponde bene il Segretariato: «Il concetto di valore storico-estetico delle “rovine” dei monumenti, inclusi quelli attinenti all’archeologia industriale, è infatti da tempo pienamente riconosciuto sia dal dibattito nazionale ed internazionale […], indipendentemente dalla loro “utilità” o integrità rispetto all’assetto originario, essendo essi stessi testimonianza materiale di identità e di valori storico-estetici». La Soprintendenza dice ancora di più: «La Cattedrale […] anche nell’attuale stato di “rovina” inquinata conserva ancor oggi il suo ruolo nel paesaggio urbano circostante». Oggi – ribadisce Legambiente - constatiamo lo scempio compiuto su quella che era una costruzione strepitosa”.

Ciarpella non commenta, ma su un punto è chiaro: “Prioritaria è la bonifica dell’area e la tutela della salute pubblica. Riguardo la “Cattedrale” la scelta demolizione si/no è una scelta tecnica che deve essere scevra da ogni condizionamento, poiché quando c’è di mezzo la salute e la bonifica di un’area altamente inquinata, alimentare il solito teatrino della politica e dividersi in fazioni sarebbe un errore; vanno disposti tutti gli opportuni approfondimenti tecnici, anche ulteriori indagini qualora necessarie, da trattare nelle competenti sedi ed in tempi certi perché la decisione non può ormai più essere procrastinata”.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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