PORTO SANT’ELPIDIO – “Vogliamo superare lo stallo pluriennale, la questione Fim è fondamentale e va risolta”. Massimiliano Ciarpella è un ottimista di natura e così, al termine del tavolo tecnico sul futuro della Cattedrale e della bonifica guarda il bicchiere mezzo pieno.
C’erano tutti, tranne l’Arpam, in Comune: amministratori, proprietà, Asur e Sovrintendenza con l’architetta Camilla Tassi. Sul tavolo, il piano delle indagini integrative che la proprietà farà. “L’Ast Fermo ha evidenziato che la valutazione del contenuto dell’indagine sia di competenza dell’Arpam e che solo successivamente interverrà la valutazione del rischio sanitario, all’esito dei risultati dei campionamenti, da effettuarsi in contraddittorio” spiega il sindaco.
Questo significa che dopo l’ok dell’Arpam, stabilito il cronoprogramma per effettuare le indagini che erano state richieste durante l’ultima conferenza dei servizi dalla Soprintendenza, “per accertare se vi siano porzioni dell’immobile non inquinate e quindi conservabili, integrando con ciò l’analisi del rischio non solo sotto il profilo ambientale ma anche sanitario”.
Dal tavolo tecnico, a cui non ha preso parte Legambiente nonostante avesse chiesto di partecipare, è emerso un messaggio chiaro: sbloccare la vicenda. “E’ tutto molto complesso, questo incontro – spiega il sindaco Ciarpella - è servito a fare chiarezza in ordine alla tipologia di indagini da porre in essere, relativamente al numero dei campionamenti da eseguire e alla ulteriore prova di sabbiatura, il tutto al fine di valutare sia il rischio sanitario sia ambientale”.
Prossimo step sarà la conferenza dei servizi “per concordare in modo definitivo tempi, passaggi e modalità d’intervento che consentano il completamento della bonifica e il recupero dell’area”.