PERUGIA - L'Ufficio esecuzioni della Procura generale di Perugia ha emesso sette ordini di carcerazione a carico di altrettanti condannati, la cui pena totale da espiare è pari ad oltre cinquanta anni di carcere.
Gli arresti sono stati eseguiti con successo nelle città di Potenza Picena, Montelupone, Mondolfo, Volterra, Viterbo, Pesaro e Parma.
I soggetti coinvolti, tutti di nazionalità italiana, fanno parte di una rete criminale notoria per una vasta gamma di attività illegali, che vanno dallo spaccio di stupefacenti all'usura e all'estorsione. La pena totale da espiare supera i cinquanta anni di reclusione, testimonianza della gravità dei crimini commessi.
L'associazione mafiosa ha perpetrato una serie di reati gravi che hanno terrorizzato le comunità locali per oltre un decennio. I loro obiettivi erano principalmente gestori di locali notturni e imprenditori, costretti a pagare ingenti somme di denaro sotto minaccia di violenza fisica o danni alle loro attività.
Le indagini hanno rivelato che la banda si approvvigionava di armi e esplosivi tramite il traffico di droga, principalmente cocaina. Un episodio emblematico risale a quattordici anni fa, quando dodici chilogrammi di esplosivo furono scambiati con un chilogrammo di droga, evidenziando la portata e la pericolosità delle loro attività illegali.
I crimini commessi si sono concentrati in diverse località lungo la riviera adriatica, tra cui Recanati, Civitanova Marche, San Benedetto del Tronto, Fano e Martinsicuro. Le vittime di questa rete criminale hanno vissuto nell'ombra della paura e dell'oppressione per anni, finché le forze dell'ordine non sono intervenute con determinazione.
Le pene inflitte ai sette condannati vanno da un minimo di quattro anni a un massimo di dieci anni di reclusione, una sentenza che speriamo porti a un sollievo per le comunità locali e faccia giustizia per le vittime degli atti criminali perpetrati da questa banda mafiosa.