di Raffaele Vitali
FERMO – Ne sono passate tante di persone in 38 anni al mercatino del giovedì. “Una nuova edizione? No un atto di coraggio, la grande voglia di normalità, di fare, di condividere il bello”. Sono state tante le sollecitazioni arrivate da ogni angolo d’Italia: “Non siamo qualcosa di isolato, siamo un format che unisce biblioteca, musei e commercio. Siamo qualcosa di diverso, siamo il frutto di una collaborazione grande con il comune, gli sponsor e la cultura in generale” sottolinea Daniela Del Bigio.
Un ‘win to win’ che si concretizza ogni giovedì, portando persone anche in bar e ristoranti. “Non avremo i numeri degli anni precedenti, ma avremo collaborazione, correttezza e condivisione di una sfida comune che deve spingere tutti “a rispettare le regole, il che significa solo essere corretti”.
La presidente si complimenta con il direttore Bibi Iacopini per l’organizzazione: “Non esagereremo, ma le regole a Fermo saranno rispettate. Poi speriamo che, essendoci meno manifestazioni, la gente sia ancora più convinta di venire a Fermo”.
Paolo Calcinaro non ha esitato: “È un segno importante per la nostra Fermo, un segno di normalizzazione. C’è una grande voglia di uscire, il mare ha ripreso il suo posto. Dovremo contingentare alcune azioni, come l’ingresso in biblioteca, ma sono certo che sarà un riferimento imprescindibile, è un’ancora. Dobbiamo continuare a vivere con due regole: responsabilità e buonsenso. Facciamo trovare pronti per intercettare il turismo non commerciale che vive di bellezza”.
La difficoltà di organizzare l’ha vissuta anche Francesco Trasatti: “Ci siamo confrontati sui dettagli tecnici, sul come armonizzare le regole, sul come poter confermare la manifestazione che ogni commerciante ci ha chiesto di confermare insieme con la Cavalcata. Le persone sono state uno stimolo in più per noi, il Comitato e Bibi”.
La loggetta ci sarà: “La biblioteca ha risentito molto di questa situazione: sale chiuse, anche se stiamo lavorando per poter riaprire in sicurezza, ma con il mercatino riavremo finalmente il pubblico. Fin a oggi ingressi solo singoli per poter consultare i libri antichi. Per ‘Biblioteca con vista’ entreranno dieci persone per volta e potranno, accompagnati, arrivare alla loggetta dove c’è una mostra su Raffaello, per valorizzare il nostro patrimonio e celebrare come tutte le Marche il grande pittore di Urbino. A quel punto, pagando il biglietto, si entrerà nei musei o si tornerà indietro. I turni al massimo dureranno al massimo 20 minuti. All’ingresso - spiega la direttrice Leonori - ci sarà il controllo della temperatura. Per la biblioteca ragazzi non ci saranno letture, ma faremo ripartire i prestiti non avendo potuto organizzare il bibliobus che da anni porta migliaia di libri in spiaggia”. E con la biblioteca, il giovedì, musei aperti fino a mezzanotte.
Gli espositori saranno meno, ma a colpo d’occhio in pochi se ne accorgeranno. “Tranne che per il corso, dove abbiamo dovuto togliere le bancarelle perché troppo stretto, ma ci saranno i pittori, ho già quattro adesioni, per movimentare il cuore cittadino” prosegue Bibi. “Una manifestazione che si può fare perché il pubblico non è statico, ma fluttuante. Unico accorgimento sono delle indicazioni con tanti cartelli che ricorderanno ai pedoni di ‘camminare sulla destra’ possibilmente con mascherina” prosegue.
Il posto per ogni espositore resta fermo al prezzo del 2017. “Siamo i meno cari d’Italia e garantiamo anche un pass auto. Loro ci danno la possibilità di riempire i musei, di sentirci estate. La Steat ha confermato la navetta dal Terminal a piazzale Carducci dalle 18 alle 00,30 e la linea bus, a pagamento, che parte dal Mirage di Marina di Altidona, risalendo per i campeggi, arriverà al mercatino”. Espositori nuovi da Caserta e da Torino, confermati i tanti da mezza Italia.
E i bambini? L’idea è di creare un mercatino solo per loro durante la settimana, vista la riduzione delle manifestazioni in centro storico, ma di questo si parlerà nella prossima puntata.