FERMO – Primo prelievo multiorgano 2024 all’ospedale Murri di Fermo, che da anni è un riferimento a livello regionale.
“Un caso non semplice perché – spiega la dottoressa Daniela Fiore, coordinatrice Donazione Organi e Tessuti dell'ospedale Murri – il ricevente si trova in un ospedale del nord Italia, quindi a grande distanza”. La donatrice, una donna settantenne, “era molto ben voluta e altruista. E con il suo gesto di grande generosità consentirà ai pazienti riceventi di continuare a vivere” aggiunge la dottoressa.
L’espianto ha permesso di recuperare fegato, reni e cornee, affidati poi a una rapida macchina di trasporto. “Abbiamo proceduto con il prelievo per poi trasportare in ambulanza un organo all'aeroporto di Falconara. Lì è atterrato un aereo che ha trasferito l'organo nell'ospedale dove nel frattempo è arrivato il ricevente. Un lavoro complesso, sia dal punto di vista clinico sia da quello logistico-organizzativo. Ma tutto ha funzionato per il meglio".
Il Murri si conferma il luogo in cui la generosità delle persone, diretta o dei familiari che acconsentono alla donazione, incontra la bravura clinica. Nel 2023sono stati centrati tutti gli obiettivi prefissati dalla Regione per le donazioni di organi e tessuti, superano i livelli sia nel rapporto tra donatori effettivi di organi e numero di cerebrolesi deceduti in terapia Intensiva, sia nel rapporto tra cerebrolesi deceduti in rianimazione e le riunioni del collegio medico per l'accertamento di morte con criteri neurologici.
Il team ce si occupa di espianto è molto complesso: un medico della direzione medica, un medico specialista in anestesia e rianimazione e un neurologo, oltre agli infermieri.
L’età media dei donatori del Murri è di 82 anni, ma va ricordato che non arrivano mai donatori neurochirurgici e da politrauma. "L’impegno prosegue anche fuori visto che – conclude la dottoressa Fiore – torneremo nelle scuole per educare al dono. Ed è anche ripartito il concorso-premio intitolato a Matteo Biancucci, giovane donatore di Petritoli”.